Penne nere braidesi presenti alle commemorazioni della Croce Luminosa di Montà

0
466

Hanno saputo trasformare la loro croce in una Croce luminosa”. Così ha ricordato i Caduti di tutte le guerre monsignor Marco Mellino, Segretario Aggiunto del Consiglio dei Cardinali, ispirandosi alla Grande Croce che svetta dalla collina di San Giacomo, a Monta’.

E’ successo ieri pomeriggio, domenica 25 agosto 2019, durante la Santa Messa celebrata in occasione della 64esima edizione della “Giornata della Croce Luminosa”. Nata dall’azione congiunta di Amministrazione comunale della città roerina, dal Gruppo Alpini di Montà insieme al Coordinamento Alpini del Roero, e sostenuti logisticamente in questa edizione dal Gruppo Alpini di Bra, l’iniziativa ha voluto ricordare i combattenti che nelle guerre del secolo scorso hanno perso la vita.

Con ritrovo alle 15:00, dalle 15:45 una lunga fila di persone ha percorso la “via Crucis” alla quale hanno partecipato i Gruppi Alpini di Langa e Roero, insieme ad un folto gruppo di cittadini in pellegrinaggio. Al termine, gli interventi delle autorità civili.

La Giornata della Croce Luminosa é sempre stato un evento seguito con grande interesse, l’Amministrazione comunale di Montà é molto soddisfatta della riuscita di questa edizione” ha dichiarato Andrea Cauda, sindaco di Montà “i recenti fenomeni meteorologici hanno cagionato nel nostro Comune ingenti danni all’agricoltura ed alle abitazioni, e sono stati proprio gli Alpini tra i primi a confortare le persone in difficoltà, portando il loro prezioso aiuto“.

A Bra cinque lapidi riportano incisi gli oltre duecento nomi di Caduti braidesi nella campagna di Russia, e di fianco c’è una rappresentazione in bronzo di una colonna di Alpini in cammino nella steppa russa” ricorda Giovanni Fogliato, sindaco della Città della Zizzola “l’opera di Gioachino Chiesa ha un forte impatto emotivo, specialmente nel particolare dell’ultimo Alpino che si volta verso chi guarda, come monito a non dimenticare chi ha sacrificato la vita per ricercare la pace“.

A rendere ancora più solenne il momento, la lettura delle commoventi parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella, inviate in occasione di questa 64esima “Giornata della Croce Luminosa”, per tramite della Segreteria della Presidenza della Repubblica. “La memoria é l’ineludibile strumento che ci permette di rendere onore a coloro che, con il sacrificio della propria vita, hanno consentito a noi tutti di vivere, oggi, liberamente, in pace e in democrazia” ha puntualizzato il nostro Presidente.

Dopo la parte istituzionale, verso le 17:00 i partecipanti hanno raggiunto la struttura a croce, circondata dai cippi commemorativi, per l’alzabandiera e gli onori ai Caduti. Alle 17:30 é stata celebrata la Santa Messa in ricordo dei Caduti di tutte le guerre, molto partecipata.

Per i giovani della Provincia di Cuneo, la partenza per la Campagna di Russia ha avuto inizio nel luglio 1942 quando 15.000 Alpini sono partiti dalle stazioni di Borgo San Dalmazzo, e di Cuneo Borgo Gesso, che oggi ospita il Memoriale a loro dedicato.

Cinquantadue tradotte con destinazione la steppa russa, e il viaggio terminò ad una stazione lontana dal fronte. Gli Alpini, per raggiungere la prima linea, una volta scesi dal treno camminarono ancora quaranta giorni in una polvere sollevata perché percorrevano strade sterrate ad un ritmo di cinquanta chilometri al giorno. Erano ragazzi delle valli cuneesi, giovani forti e gran lavoratori, per la maggior parte di famiglie contadine. Di questi 15.000 alpini, né fecero ritorno solo 2.000.

Per essere stata annientata in battaglie avvenute nel gelido inverno russo, la Cuneese fu definita la “Divisione martire”, un momento storico che ha segnato fortemente il nostro paese, lasciando una profonda ferita nelle famiglie della Granda.

Per ricordare il loro sacrificio, i gruppi A.N.A sono cresciuti negli anni. “La Sezione di Cuneo ha oltre 11.000 soci, insieme alle sezioni di Mondovì, Ceva e Saluzzo, gli iscritti arrivano a 25.000”  ha commentato Vittorino Rosso, coordinatore degli Alpini del Roero “un fiume di appassionati che partecipano, come oggi, ad ogni iniziativa in ricordo, ma non si limitano a questo: molti alpini in congedo sono inseriti come volontari in manifestazioni per appoggiare le amministrazioni pubbliche o private, oppure a fianco di associazioni umanitarie, culturali e sportive“.

Quest’area del Roero arricchita da una Croce Luminosa rende simbolico questo luogo dedicato ai Caduti. In tempo di guerra gli Alpini sono stati presenti su tutti i fronti per assolvere al loro dovere. In quello di pace sono diventati un esercito in campo per il “bene comune” ha ricordato Antonino Ciancia, capogruppo ANA di Bra “con il solo obiettivo di essere sempre al primo posto nel cuore dei cittadini“.

c.s.