Valle Varaita: in arrivo una settimana ricca di eventi con il Progetto Pluf!

Da lunedì 12 a sabato 17 agosto sono ben tre gli appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie in programma in valle Varaita nell’ambito del Progetto Pluf!

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Si inizia lunedì 12 alle ore 21 a Chianale, nel comune di Pontechianale, con lo spettacolo teatrale “L’uomo che piantava gli alberi”, traduzione teatrale dell’omonimo libro di Jean Giono a cura di Assemblea teatro. In scena un’attrice recitante, accompagnata da immagini create in diretta davanti agli spettatori con disegni su sabbia e segatura, arbusti e foglie e proiettate su di un grande schermo-fondale.

La partecipazione è libera.

A seguire, venerdì 16 a partire dalle ore 11 un’interessante visita “teatralizzata” nel Bosco dell’Alevè: “Alevè e il segreto del Bosco Cembro”, una breve passeggiata naturalistica alla portata di tutti con tante animazioni alla scoperta della cembreta dell’Alevè, la più estesa delle Alpi. L’attività è gratuita, con prenotazione obbligatoria: sono necessarie scarpe da trekking, abbigliamento comodo e pranzo al sacco.

Appuntamento al parcheggio all’ingresso della borgata Villaretto, frazione di Pontechianale.

Info e prenotazioni: Valentina tel. 320.0616965

Infine, sabato 17 alle ore 21 sarà la volta de “Il mulo, la neve, il pastore”: liberamente ispirato all’antica leggenda della valle Maira “Il colle del mulo”, lo spettacolo ha come tema portante il rapporto tra uomo e animale nella vita di montagna. La rappresentazione si tiene a Bellino, nella Ex Scuola Elementare di borgata Celle, dalla compagnia Coltelleria Einstein.

La partecipazione è libera.

Il progetto Pluf!, finanziato dall’Unione Europea nel programma Interreg Alcotra, sta facendo emergere la particolare vocazione turistica per famiglie con bambini del territorio che va dalla valle Po alla valle Stura, compreso il Saluzzese.

Pluf! prevede infatti la definizione di nuove modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale con l’utilizzo di forme di linguaggio non convenzionali, in grado di stimolare e di coinvolgere i giovani visitatori. Un calendario di spettacoli teatrali, attività di animazione turistica, la realizzazione di un gioco in scatola dedicato al territorio e la creazione di una rete di strutture ricettive “family friendly” sono i diversi ambiti in cui si sta muovendo l’attività di Pluf! L’obiettivo è quello di rinnovare, attraverso il linguaggio figurato e l’esperienza diretta, il legame tra i bambini e la montagna per contribuire a trasmettere un messaggio di rispetto della natura come bene comune.

 

Per saperne di più sullo spettacolo di lunedì 12 agosto

L’uomo che piantava gli alberi (Assemblea teatro)

Ogni albero è la dimora segreta di mille creature. Ogni albero racchiude una storia, un mistero, una memoria del passato. Anche dopo la sua morte i rami caduti, i tronchi in disfacimento, i ceppi bruciati offrono asilo e nutrimento ad una ricca quanto preziosa comunità vivente. La natura rinasce senza fine, rinnovandosi continuamente. L’uomo che piantava gli alberi è la traduzione teatrale dell’omonimo libro di Jean Giono: durante una delle sue passeggiate in Provenza, lo scrittore incontrò un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane, e che stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future: piantare querce in una landa desolata. Una storia positiva a volte apparentemente ingenua ma capace di un messaggio profondo: la riconciliazione dell’uomo con la natura. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia semplice ma esemplare che racconta “come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione”. Lo spettacolo vede in scena un’attrice recitante, accompagnata da immagini, create in diretta davanti agli spettatori con disegni su sabbia o segatura, arbusti e foglie e proiettate su di un grande schermo-fondale, e da suoni dedicati alla terra madre di Atom Heart Mother.

 

Per saperne di più sulla visita teatralizzata di venerdì 16 agosto

Alevè e il Segreto del Bosco Cembro

C’è un bosco dove vivono alberi secolari, che raccontano vecchie storie, ricche di misteri, segreti e poesia. Con gli animatori del progetto Pluf andremo alla scoperta della cembreta dell’Alevè, la più grande delle Alpi e forse, se saremo fortunati, riusciremo a incontrare l’albero più antico, lo spirito guida custode del bosco.

Alle ore 11 si svolge “Alevè e il segreto del Bosco Cembro”, una nuova tipologia di visita dedicata ai bambini e alle famiglie. Gli animatori del progetto Pluf! condurranno i partecipanti in una breve passeggiata naturalistica nel bosco, alla scoperta delle sue storie e delle sue leggende, con la speranza di incontrare lo spirito guida del bosco, il suo albero più antico.

L’appuntamento è il primo in valle Varaita del calendario dei Racconti Animati di Natura e Arte che, sotto l’acronimo di Rana Pluf, è organizzato nell’ambito del progetto Interreg Alcotra Pluf!, un modo divertente e affascinante per visitare il territorio, conoscerlo e amarlo, un calendario di 12 visite dedicate alle famiglie e ai bambini e 6 visite riservate alle scuole, che animeranno il territorio da maggio a ottobre di quest’anno, costituendo una vera e propria offerta turistica prima mancante.

L’attività è gratuita, con prenotazione obbligatoria: sono necessarie scarpe da trekking, abbigliamento comodo e pranzo al sacco.

Appuntamento al parcheggio all’ingresso della borgata Villaretto, frazione di Pontechianale.

Info e prenotazioni: Valentina tel. 320.0616965

 

Per saperne di più sullo spettacolo di sabato 17 agosto

Il mulo, la neve, il pastore (Coltelleria Einstein)

Lo spettacolo è liberamente ispirato all’antica leggenda della valle Maira “Il colle del mulo” e ha come tema portante il rapporto tra uomo e animale nella vita di montagna. Comicità, poesia, teatro d’attore e teatro di movimento si intrecciano nel raccontare la storia di una famiglia di pastori colta dal maltempo su un colle senza nome. Una violenta nevicata blocca la discesa dei pastori e del loro gregge: solo un mulo riesce a muoversi a fatica verso valle e a raggiungere il villaggio. Qui il mulo, nei luoghi comuni della nostra tradizione testardo e disubbidiente ma in realtà generoso e docile se trattato con rispetto, riesce a far capire agli abitanti del paese che la famiglia di pastori è in difficoltà e a farsi seguire per salvarla. Da quel momento il colle dove i pastori hanno rischiato di perdere la vita si chiamerà Colle del Mulo. La narrazione farà emergere le tante emozioni della storia, senza rinunciare a qualche aspetto comico e alternando momenti  dedicati alla natura del mulo e alle sue caratteristiche etologiche, con riferimenti alla vita in alpeggio, dove la simbiosi con propri animali (pecore, cani, muli) e lo scontro con i predatori (lupi, volpi, rapaci) o con la natura (nevicate, temporali, ecc) fa scaturire episodi e avventure. La scenografia dello spettacolo sarà ispirata all’arte del pittore divisionista Matteo Olivero, nativo di Acceglio.

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