A Roma Toninelli ha rassicurato Cirio e Gabusi su questa e altre opere strategiche per il Piemonte

Come la scorsa settimana l’intervista di “IDEA” al presidente della Regione, Al­berto Cirio, è stata scritta prima dell’incontro a Roma con il ministro delle infrastrutture, Danilo To­­ninelli, ma è uscita dopo il “summit”, anche stavolta tocca fare i salti mortali, dal punto di vista informativo, parlando di e­venti in divenire di cui, però, i let­tori conosceranno già gli esiti.
L’oggetto è sempre quello: la storia infinita dell’Asti-Cuneo.

Se le cose saranno andate come lasciato intendere sia dalla Re­gio­ne che dal Ministero, cioè al­l’op­posto di quanto da queste par­ti alcuni gufano per ragioni di interesse/propaganda politica, allorché queste pagine arriveranno a­gli abbonati sarà stata data, o sa­rà sul punto di essere data, la con­ferma che i cantieri per l’autostrada ripartiranno a brevissimo. Si parla dei lavori nella zona di Al­ba, perché per quelli relativi alla tratta che sostituirà il tunnel sotto la collina di Verduno occorrerà attendere la conclusione della trafila burocratica del nuo­vo progetto, valutazione di im­pat­to ambientale compresa.

Restano da verificare anche gli ef­fetti dell’eventuale siluramento di To­­ninelli che pare sia preteso da Matteo Salvini, anche se di per sé la pratica Asti-Cuneo non dovrebbe dipendere dal nome di colui che guida il Ministero.

Ma torniamo al vertice sul “dossier” relativo alle infrastrutture strategiche del Piemonte svoltosi a Roma fra il presidente Cirio e il ministro Toninelli, alla presenza, fra gli altri, dell’assessore re­gionale alle infrastrutture e ai trasporti, Marco Gabusi.

«Innanzitutto ringrazio il Mini­stro e il suo “staff” per la rapidità e disponibilità con cui hanno ac­colto la nostra richiesta di in­con­tro», ha commentato Cirio al termine dell’incontro.

Il Presidente e l’assessore Ga­busi hanno sottolineato: «È stato un confronto molto positivo che ci ha consentito di verificare, una a una, la situazione di tutte le opere inserite nel “dossier”. Torniamo a casa con risposte puntuali su tutto e con un programma di azioni concrete e chiare. Inoltre abbiamo inaugurato un nuovo metodo di lavoro: non saranno più il Ministero e l’Anas a decidere quali opere fi­nanziare in Piemonte, ma spetterà alla Regione, con il territorio, indicare le priorità. Il Mi­nistero ha riconosciuto alla Re­gione un ruolo attivo nel definire l’aggiornamento del contratto di programma Anas 2016-2020 e nella delicata trattativa del rinnovo delle concessioni autostradali in scadenza. Sono quelle le sedi in cui potremo contrattare e far finanziare le opere strategiche per il futuro del Piemonte».

Sul tavolo sono stati affrontati i principali nodi della viabilità piemontese, con particolare at­tenzione ad alcune delle opere strategiche già approvate e fi­nanziate, ma in fase di stallo.
Per l’Asti-Cuneo la Regione ha sottolineato che non è accettabile un ulteriore ritardo nella partenza del cantiere, annunciata en­tro l’estate. Cirio ha ribadito con forza la necessità di inserire l’opera nell’ordine del giorno del Cipe in programma il 24 luglio. Per questo si è messo a disposizione al fine di ottenere gli ultimi pareri necessari, e in particolare quello dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), al piano tariffario predisposto dalla società concessionaria che deve recepire il nuovo regime approvato a giugno. è un parere fondamentale anche perché consente un ab­bassamento delle tariffe a carico degli utenti rispetto a quelle previste in origine.

Rassicurazioni in tal senso sono arrivate dal Ministero che ha sottolineato di aver proseguito con l’“iter” procedurale, tant’è che le attività di esproprio dei terreni propedeutiche ai cantieri di prima apertura sono in corso.

Riguardo al colle del Tenda la Re­gione ha comunicato di aver avviato un contatto istituzionale con la Regione francese Paca (Pro­vence-Alpes-Côte d’azur) al fine di migliorare i rapporti complessivi. Ha ribadito inoltre la ne­cessità che i lavori riprendano, co­me da nuovo cronoprogramma, a settembre. Il Ministero ha confermato la previsione e programmato per il 19 settembre u­na riunione di monitoraggio del­l’avanzamento del cantiere.

Si è parlato, con note positive, anche di Pedemontana di Biella, strada statale 34 del lago Mag­giore, metropolitana di Torino, nodi ferroviari di Torino e No­va­ra e terzo valico.
Nell’ordine del giorno non è stata inserita la questione Tav che, secondo Alberto Cirio, è decisa in modo irreversibile nel senso della realizzazione dell’opera.

Insomma, se sono rose fioriranno, anzi quando questo articolo sarà in mano ai lettori potrebbero già aver iniziato a fiorire.

Merita aggiungere che, il giorno dopo il “summit” romano, To­ni­nelli ha annunciato che, da parte del Ministero, vi è la ferma in­ten­zione di completare il traforo Ar­mo-Cantarana, al centro sabato 20 di una manifestazione di cui parliamo alle pagg. 102-103.