Il successo della battaglia per il toponimo “Langhe” offre ulteriore slancio ai progetti da mettere in cantiere

L’assemblea dei soci del­l’Ente Fiera della nocciola e dei prodotti tipici dell’alta Langa, costituito da Unione montana alta Langa, Comuni di Cravanzana e di Cortemilia, Ente turismo territoriale e consorzio “Prodotti tipici Langhe, Monferrato e Roero”, oltre alla pianificazione delle attività dell’anno, ha rinnovato le cariche sociali per il triennio 2019-2022.

Il Comitato direttivo è composto dal confermato presidente, Fla­vio Borgna, dal direttore del consorzio turistico “Langhe, Monfer­rato, Roero”, Elisabetta Grasso, e dal sindaco di Cortemilia, Ro­berto Bodrito (entrambi confermati vicepresidenti), dal rappresentante dell’Unione montana, Simone Aguzzi, e dal sindaco di Cravanzana, Roberto Pace.

Il lavoro di questi anni, con il supporto organizzativo e tecnico del Consorzio turistico e in collaborazione con l’Unione montana e i suoi sindaci, con il Gal, con l’Ente turismo, con l’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba e con l’Associazione commercianti albesi, ha fatto sì che la nocciola Piemonte Igp sia diventata, a tutti gli effetti, uno dei prodotti simbolo del territorio, con pari dignità rispetto al tuber magnatum Pico e ai grandi vini, contribuendo, in particolare, alla valorizzazione turistica delle col­­line dell’alta Langa.

«Siamo, soprattutto, molto orgogliosi di essere stati in prima linea nella difficile battaglia di difesa del nome “Langhe”», di­chia­ra il presidente Borgna, «con il ricorso vinto al Tar del Lazio contro il Ministero delle politiche agricole, che ha visto insieme le istituzioni pubbliche, il Consorzio di tutela della nocciola Piemonte Igp e tutti i rappresentanti del mondo agricolo. Grazie a quel risultato è stata possibile la successiva richiesta per la modifica del disciplinare della nocciola Piemonte Igp, con il riconoscimento della menzione geografica “Langhe“. Non ap­pena vi sarà il via libera da Bru­xel­les, le nocciole prodotte nell’area riconosciuta, costituita da circa cento Co­mu­ni, potranno riportare sull’etichetta il no­me della propria terra d’origine».

In ragione di questo successo di fronte alla magistratura amministrativa, il nome “Langhe” non potrà più es­sere apposto sulle fascette delle piante di nocciola di tutto il mon­do in spregio a ogni politica di va­lorizzazione delle tipicità e di tu­tela di produttori e consumatori, ma identificherà un’area delimitata e riconosciuta, per cui po­trà essere usato solo da chi produrrà la nocciola in quel territorio.

«è un passo avanti straordinario che impegnerà l’Ente Fiera della nocciola in nuove e intense iniziative di valorizzazione e comunicazione», prosegue il Presi­dente. «Ora tutte le attività legate a questo prodotto, agricole, artigianali e commerciali delle colline di Langa, dove la Tonda gentile ha sempre dato il meglio di sé, potranno usare il nome “Lan­ghe” nella promozione e nella commercializzazione del prodotto corilicolo, valorizzando un “brand” che, nel mondo, è già sinonimo di qualità assoluta».

«Dopo gli studi svolti con il professor Luigi Odello del prestigioso Centro studi assaggiatori di Brescia, che aveva visto l’avvio dell’attività del nostro Ente Fiera, avevamo iniziato a comunicare che la nocciola Piemonte Igp è “la più buona del mondo”», sono ancora parole di Flavio Borgna. «D’ora in poi potremo finalmente dire che la nocciola Piemonte Igp delle “Langhe” è “la più buona del mondo”!».

L’Ente Fiera della nocciola e dei prodotti tipici dell’alta Langa ringrazia tutte le persone e gli enti che l’hanno sostenuto, anche finanziariamente, nelle attività svolte, in particolare la Regione, le fondazioni “Crc” e “Crt”, l’U­nione montana alta Langa e “Al­taLanga azienda agricola”.

«Un ringraziamento particolare», conclude Borgna, «va ad Alberto Cirio che, prima come assessore regionale e poi come parlamentare europeo e presidente del Gal, è sempre stato al nostro fianco. Sia­mo certi che come presidente della Regione saprà dare un apporto ancora più incisivo per lo sviluppo economico dell’alta Langa che ha nella nocciola, da sempre, il suo prodotto e la sua attrattiva principale».