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“Sono un calciatore che nel tempo libero fa altre cose”. Con questa e tante altre battute Alessandro Cattelan ha conquistato il pubblico di Collisioni, numerosissimo per assistere all’incontro andato in scena sul palco della Piazza Verde di Barolo. D’altra parte lui è uno dei personaggi del momento: presentatore tv, conduttore radio, ma anche attore, scrittore e perfino calciatore, con tanto di esordio in Champions League.
Intervistato da Ernesto Assante, lui stesso ha faticato ha definirsi e ci ha scherzato su: “Cosa scrivo sul biglietto da visita? Libero professionista, o partita Iva”. Quindi ha parlato degli inizi della sua carriera in tv, con la piccola “Viva”, e di un percorso che lo ha portato al successo con X Factor e poi con Epcc, un talk completamente inedito per la televisione italiana: “E’ un modo differente di intervistare le persone: non chiediamo le cose che hanno già detto, cerchiamo di fare raccontare loro aneddoti inediti e li coinvolgiamo in cose particolari e simpatiche. Devo dire grazie a Sky, che ha seguito questo mio sogno, perché era molto tempo che avevo in mente di fare una trasmissione di questo genere”.
Tra un riferimento al Festival di Sanremo (“Se mi chiamassero, mi sentirei pronto per fare qualcosa di buono”) e una immancabile parentesi calcistica, con la gag fatta in trasmissione con Antonio Conte, a cui ha cercato di pronosticare, sbagliando, la squadra che sarebbe andato ad allenare, Cattelan ha scherzato sulle sue qualità: “Ho scoperto che sapere fare tante cose male, alla fine porta a realizzare qualcosa di buono!”. Infine, uno sguardo al futuro: “Cosa voglio fare da grande? Inizio a chiedermelo anche io, ma non ne ho idea. Per ora sento la responsabilità di essere fedele a me stesso”.
