Le 23 lavoratrici Ex-Giordano Vini/Koinè rettificano il comunicato stampa fatto dalle sigle sindacali il 26 giugno scorso

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Riceviamo e pubblichiamo la rettifica al comunicato stampa redatto dalle sigle sindacali il 26 Giugno scorso, inviataci dalle 23 lavoratrici Ex-Giordano Vini/Koinè.

“Rispetto all’articolo apparso il 26 giugno 2019, relativo al cambio d’appalto Giordano Vini/Comdata/Koiné, chiediamo di poter contestare le affermazioni dei sindacati secondo cui solo le lavoratrici che hanno dato le dimissioni (23 su 41) sarebbero senza lavoro, senza indennità di disoccupazione e dovendo pagare l’indennità di mancato preavviso a Koiné. Tutte e 41 le lavoratrici impiegate a Valle Talloria sono rimaste senza lavoro, così come tutte hanno potuto accedere alla naspi in seguito alle cessazioni.

Per quanto riguarda l’indennità di preavviso, è stato avviato il contenzioso contro Koiné. Con riguardo alle lavoratrici che invece non hanno dato le dimissioni, Koinè non ha trattenuto il preavviso, però non ha pagato stipendi e contributi dal 1° Aprile alla risoluzione dei contratti, avvenuta nei giorni scorsi, lasciando quindi le lavoratrici “scoperte” per due mesi, che non verranno loro riconosciuti, avendo le stesse rinunciato alle vertenze.

Le trattative sindacali, peraltro, e in particolare quelle con koiné, sono state avviate solo dopo le impugnazioni dei trasferimenti, trasmesse per mezzo di un avvocato esterno al sindacato perché alle lavoratrici era stata negata la tutela legale sindacale più volte richiesta. Al di là delle singole scelte e vicende, rimane la rabbia per i 41 posti di lavoro persi. Si poteva fare di più e fare di meglio”.