“Miope il veto di Sala sul Piemonte per le Olimpiadi 2026”

Il commento di Gianna Gancia, neo parlamentare europea della Lega, in riferimento alle più recenti affermazioni con cui il primo cittadino di Milano ha chiuso la porta al nuovo Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, su una collaborazione per l'organizzazione dei Giochi

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Il veto posto dal sindaco di Milano, Sala, contro ogni partecipazione del Piemonte, anche indiretta, alle Olimpiadi del 2026, assume il sapore amaro di una rivalsa miope, se non cieca, a campagna elettorale oramai finita, e quindi ancora più immotivata. Le scelte irresponsabili della giunta grillina di Torino non possono venire pagate da tutto il Piemonte, che su più versanti sta collaborando e da tempo con la Lombardia. La stessa linea ferroviaria ad alta velocità, oramai avviata su binari solidi e irreversibili, sarà una risorsa formidabile per unire e avvicinare tutto il nord ovest italiano negli anni a venire. Minacciare in modo unilaterale di escludere fin da ora, per ragioni di ripicca politica, il Piemonte dal capitolo dei Giochi olimpici del 2026, innescherebbe un effetto domino perverso non utile a nessuno“.

Lo dichiara Gianna Gancia, neo parlamentare europea della Lega, eletta nel collegio nord occidentale, in riferimento alle più recenti affermazioni con cui il primo cittadino di Milano ha chiuso la porta al nuovo Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, su una collaborazione che permetta alla Regione subalpina di condividere alcuni aspetti operativi e preparatori ai Giochi del 2026.

Se il Piemonte fosse governato da Chiamparino, la dichiarazione del suo compagno di partito Sala sarebbe stata di analoga chiusura? Va ricordato all’attuale sindaco di Milano, il cui mandato si concluderà nel 2021, che la vittoria per l’aggiudicazione delle Olimpiadi è anzitutto un patrimonio italiano, frutto principalmente del lavoro del Vicepremier Salvini, del Sottosegretario Giorgetti, dei ministri della Lega e del Presidente del Coni Malagò, e dei Governatori regionali Fontana e Zaia. Adesso, semmai, la vera sfida è far sì che le fratture create dai grillini torinesi a danno di Torino e del nord ovest siano riparate da un atteggiamento che superi le ostilità della vecchia campagna elettorale” conclude l’europarlamentare cuneese.

c.s.