Il 22 giugno 2014, in occasione il 38o World heritage Committee U­ne­sco riunito a Doha, in Qatar, i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato vennero dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità.
I cinque anni del riconoscimento saranno festeggiati in grande stile. Nel giorno della ricorrenza, sabato 22 giugno, il territorio si appresta a celebrare un evento che ha fatto delle nostre colline il punto di riferimento in Piemonte, mèta e motivazione del turismo enogastronomico proveniente da ogni parte del mondo.
L’enoteca regionale piemontese “Cavour” che gestisce tutte le attività del castello, in collaborazione con la Regione, l’ente turismo “Langhe, Monferra­to, Roero”, l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Mon­ferrato e altre importanti organizzazioni territoriali, darà vita alla Grande festa Unesco in quello che è per antonomasia il luogo simbolo delle colline di Langhe e Roero, nonché esso stesso sito Unesco, il castello di Grinzane Cavour.
Sabato, alle 22, è previsto un evento nell’evento.
Per l’occasione il parco culturale “Langhe, Monferrato e Roe­ro” e “Alba music festival” presenteranno l’anteprima della tredicesima edizione di “Suoni dalle colline”: un viaggio emozionante e spettacolare nel magico incontro tra la musica, i luoghi e la storia, in un palcoscenico naturale unico. Sotto la sapiente direzione artistica del maestro Giuseppe Nova, l’Or­chestra classica di Alessandria eseguirà nel giardino dello storico maniero “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, dall’opera “Il cimento dell’armonia e dell’inventione” con violino solista Elisa Scudeller.
Al termine del concerto, alle 23, le celebrazioni proseguiranno con un grande momento di festa: dapprima lo spegnimento del fascio luminoso che nel corso della settimana antecedente ha simbolicamente richiamato l’attenzione sul castello di Grinzane e, a seguire, il taglio della grande torta Unesco, realizzata dai maestri pasticceri del territorio e che rappresenterà tutte insieme le sei zone Unesco nei loro gusti e profumi, accompagnato dal brindisi con i “magnum” istituzionali di Asti Docg e dai più famosi brani internazionali della musica “swing”.
Dalle 21 nell’enoteca regionale piemontese “Cavour” saranno possibili le degustazioni di prodotti “filiera corta nel castello Unesco”.
Per partecipare alla festa, aperta a tutti, è sufficiente confermare la partecipazione accreditandosi sul sito internet www.castellogrinzane.com oppure sulla pagina Facebook “CastelloGrin­za­neCavour”.
«Il castello di Grinzane», commenta il senatore Tomaso Za­noletti, presidente dell’Enoteca regionale, «in questi anni ha organizzato numerosi eventi e iniziative per onorare in modo adeguato il riconoscimento di sito specifico dell’Unesco. Basti pensare alla prestigiosa trasmissione televisiva di Rai1 “Meraviglie” di Alberto Angela che ha consacrato davanti a milioni di telespettatori il castello di Grinzane quale presidio storico e culturale del Paese. Celebrare il quinto anniversario dalla proclamazione, avvenuta a Doha è un modo per ribadire questo primato, e per evidenziare il ruolo centrale dell’Enoteca e delle organizzazioni che operano nel castello, la cui azione è sempre tesa alla promozione del turismo e dell’enogastronomia del nostro territorio».
«Non dimenticherò mai l’emozione di quando in Cambo­gia, al World heritage Com­mit­tee, abbiamo portato i no­stri chef, i nostri vini e i no­stri prodotti d’eccellenza per far assaggiare all’altro ca­po del mondo il sapore di questa terra», commenta il presidente della Regione, Alberto Cirio. «Il riconoscimento Unesco è il frutto di un percorso lungo e impegnativo che ho visto nascere e di cui ho vissuto i momenti di gioia e anche quelli di preoccupazione, quando per ben due volte la nostra candidatura è stata rimandata. Se siamo giunti fin qui è grazie alla tenacia e alla capacità di ascoltare e mettersi in discussione. Essere patrimonio dell’umanità significa anche que­sto e io ringrazio tutti i sindaci che per primi ci hanno creduto, accettando di “cedere” un po’ del proprio presidio di territorio per un progetto corale che lo coinvolgesse tutto. So­no passati cinque anni. Ma questo è soltanto l’inizio!».