Rocca de’ Baldi: il museo etnografico festeggia 20 anni e guarda al futuro (FOTO E VIDEO)

Inaugurate due nuove sale, rispettivamente dedicate alla seta e alla pesca in provincia di Cuneo

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Arte e storia protagonisti al castello di Rocca de’ Baldi, che oggi pomeriggio, ha festeggiato i 20 anni del museo etnografico “Augusto Doro”, che ha inaugurato due nuove sale dedicate rispettivamente alla seta e alla pesca in provincia di Cuneo.

La presentazione si è aperta con i saluti istituzionali del Sindaco Bruno Curti, che ha ringraziato tutti gli intervenuti e i sostenitori del progetto portato avanti in questi anni per il castello e per il museo, in particolare Giovanni Quaglia, Presidente Fondazione CRT, Davide Merlino della Fondazione CRC, che ha ricordato come le fondazioni siano sempre pronte a sostenere tutte le necessità del territorio, Francesco Graglia, Paolo Blangetti BCC Pianfei,  Pier Franco Blengini, Presidente del Comizio Agrario di Mondovì.

L’architetto Gemma Fulcheri ha illustrato il progetto cui verrà sottoposto il castello nei prossimi anni, per il recupero e la riqualificazione della facciata e della torre merlata.

Patrimonio arte e cultura, tutto questo è racchiuso e raccontato all’interno del castello, che, come spiegato in maniera approfondita dalla Prof.ssa Caterina Lerda, ora può vantare altre due stanze tematiche, che sono state realizzate grazie anche a importanti donazioni da parte dei cittadini: la famiglia Moschetti ha donato un raro quanto prezioso filmato fatto realizzare dal nonno, un documentario che racconta la produzione e della lavorazione dei bachi da seta fino alla vendita al mercato di Cuneo, dove, a partire dal 1844 venivano smerciati circa 1 milione di kg di bozzoli;

Presente in sala anche Giuseppe Ramero, che fin da giovane ha sempre avuto la passione per la fotografia e ha immortalato moltissime scene di vita quotidiana della sua famiglia, tra le quali la lavorazione dei bachi da seta attorno a un tavolo in cortile, scatto che da oggi sarà visibile nel museo.

Il Comizio Agrario di Mondovì, in sinergia con il Comune, ha iniziato un progetto di rinnovo del giardino del castello, dove sono piantati gli innesti per il recupero di antica varietà di mela.

Questo museo si pone a metà tra passato, tradizione e innovazione, futuro, con uno sguardo particolare rivolto ai giovani, come ha raccontato ai nostri microfoni il Sindaco Bruno Curti: