Ad Alba “Acqua di Cherasco” e la sua creatrice, Stefania Rossi,
in mostra con “In loco logo” a “Vinum”, nel palazzo “Giacomo Morra”

Il suo estro creativo non è certo una novità per i lettori della nostra rivista. Lei, Stefania Rossi, è titolare di una parafarmacia nel centro storico di Cherasco, ma la sua dedizione alla farmacia, alla chimica, l’ha resa celebre anche come “smell designer”, creatrice una collezione di profumazioni per ambienti. Il suo viaggio in questi anni ha trovato nuova vitalità e intraprendenza, espresse anche tramite “In loco logo”, la mostra-installazione nell’àmbito di “Vinum” dedicata al patrimonio olfattivo del territorio di Langhe-Roero e Monferrato.

«Questo evento chiude il ciclo di tre lavori distinti, tutti indissolubilmente legati al valore di questo territorio che a mio avviso può essere vissuto non soltanto attraverso il gusto o la vista, ma anche per mezzo dell’uso di tutti gli altri sensi», spiega con entusiasmo la dottoressa Rossi. «Nella fattispecie, dedico, anche grazie alla mia laurea, grande rilievo all’aspetto dell’olfatto. L’installazione albese si basa su oggetti simbolo, libri che, sottratti dal destino del macero, prendono nuova vita e diventano, a diffusori di una cultura profumata di territorio, amplificatori culturali del territorio in chiave profumata.

L’installazione è divisa in sei aree che corrispondono alle zone del patrimonio paesaggistico riconosciuto dall’Unesco: le Langhe del Barolo, il castello di Grinzane Cavour, Canelli e l’Asti Spumante, la zona di Nizza Monferrato con la Barbera d’Asti e il Monferrato e i suoi “infernot”. Visitando l’esposizione, si può ammirare e odorare questi libri posizionati in una sala all’interno del palazzo delle mostre e dei congressi “Giacomo Morra” di Alba, sede dell’area espositiva. Ogni paese capofila delle singole aree “core zone” Unesco è dislocato nell’esatta posizione geografica in cui si trova, proprio per rispettare la morfologia del territorio.

A profumare l’installazione olfattiva sono state prescelte tre specifiche profumazioni della collezione Acqua di Cherasco, nate per raccontare il mondo del vino e del territorio che lo circonda, con particolare riguardo per la “città delle paci”. Si tratta di Vignoble, fotografia olfattiva della vendemmia tardiva in cui si racconta il mondo del lavoro dell’uomo, di GojNobile che invece testimonia il godimento che accompagna il mondo del vino e di Soagner che racconta la sacralità del prezioso nettare di Bacco e di come per le aree Unesco il vino rappresenti un valore fondante. Quello stesso che ho voluto trasferire anche in questa mostra.

A chiudere il percorso, i libri che sono stati “lavorati” e diventati oggetti d’arte riportano i nomi dei vini presenti all’interno della manifestazione enologica albese “Vinum”: gioielli dell’enologia come l’Alta Langa, il Barolo, il Barbaresco, la Freisa, il Grignolino e tutti gli altri vini che la manifestazione sta presentando agli enoturisti appassionati, i quali nei loro sentori riportano all’esperienza olfattiva dell’acqua di Cherasco. Nell’area espositiva, inoltre, un tavolo lungo 6 metri permette l’esplorazione di tutta la collezione delle fragranze dell’acqua di Cherasco, nate per far scoprire sempre più l’unicità di questo nostro territorio con al centro la “città delle paci”».

Chi fosse interessato al percorso olfattivo proposto da “In loco logo” sappia che le visite sono possibili il 4 e il 5 maggio nel palazzo delle mostre e dei congressi di Alba, dalle 10,30 alle 20.

«Il profumo è emozione, capacità di catturare l’essenza», con­clude Stefania Rossi. «Anima e odore appartengono entrambi al “vento”. Sono “soffio”, “porzione di vento”… Nell’anima stanno le nostre emozioni. Il profumo è quel soffio che le scombina, le scompiglia, le fa volare».

Ecco svelato il segreto custodito e ritrovabile nel suo spazio olfattibile a Cherasco!
Non mancate l’incursione.