Blitz in tutta Italia contro la mafia foggiana: arrestato ad Asti il presunto boss di San Severo

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Personale della Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Asti, unitamente a personale della Squadra Mobile delle Questure di Foggia e di Torino, la settimana scorsa ha preso parte alla complessa operazione di polizia che ha portato alla cattura del boss ritenuto più importante nel clan dominante nella zona del Gargano, in Puglia.

Le indagini, dirette dalla DDA di Bari e condotte dalle Squadre Mobili di Bari e Foggia, coordinate dal Servizio Centrale Operativo di Roma, sono state avviate nel 2015 a seguito di alcuni fatti di sangue verificatisi a San Severo di Foggia, dovuti ad un regolamento di conti operato verosimilmente per la spartizione del fiorente mercato degli stupefacenti provenienti dal mercato olandese, e destinati a tutto il territorio italiano.

E’ la prima volta che viene contestata l’associazione di tipo mafioso alla criminalità organizzata di San Severo, riconosciuta come autonoma e indipendente rispetto alle organizzazioni mafiose di Foggia.

L’arresto del presunto boss è avvenuto al termine di un prolungato ed ininterrotto servizio di pedinamento, condotto dal personale della 1^ Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura di Asti, che ha consentito di individuare il medesimo in un appartamento nella zona est di Asti.

L’uomo era in città per ragioni familiari. Al momento dell’irruzione nell’appartamento da parte degli uomini della Squadra Mobile, non ha opposto resistenza e si è comportato come un vero e proprio boss, chiudendosi nel silenzio. Lo stesso dovrà rispondere delle accuse per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata alla commissione dei reati quali estorsione, traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed illecita detenzione di armi da guerra: tre kalashnikov ed un revolver, destinati ad alimentare la faida del gargano.

L’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere è stata emessa in data 22 maggio 2019 dal Tribunale di Bari su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Bari e della Procura della Repubblica di Foggia. Nei prossimi giorni verrà delegato in rogatoria al Gip del Tribunale di Asti l’interrogatorio di garanzia. Si escludono al momento collegamenti con la criminalità astigiana.

c.s.