Economia Circolare: a Cuneo si parla di recupero degli oli minerali usati

La sede provinciale di Confindustria ha ospitato una tappa del road show CircOILeconomy, l’iniziativa nata con la collaborazione del CONOU per offrire agli imprenditori locali una panoramica sui vantaggi di un corretta gestione degli oli industriali usati

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L’economia circolare, con i cambiamenti che impone all’intero sistema produttivo, è divenuta recentemente argomento di grande dibattito, soprattutto dinnanzi alla sfida dei cambiamenti climatici che il pianeta è chiamato a fronteggiare. Un esempio concreto di applicazione dei principi di riutilizzo è quello della gestione dell’olio minerale usato. Si tratta di un rifiuto pericoloso che, però, se correttamente raccolto e trattato, genera numerosi benefici, non solo di natura ambientale, ma anche economica.

Per questo il CONOU, il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, ha promosso, insieme a Confindustria, un’iniziativa dal titolo CircOILeconomy che prevede una serie di incontri territoriali finalizzati alla sensibilizzazione dei detentori industriali sulle norme di gestione di questo rifiuto. Il 29 maggio è stata la volta dell’area provinciale di Cuneo, dove i referenti del Consorzio, tra cui il direttore tecnico Franco Barbetti, e i rappresentati locali di Confindustria, hanno accolto molti imprenditori e rappresentanti di aziende del territorio interessati ad approfondire la tematica.

I dati diffusi nel corso della manifestazione offrono efficacemente la misura dell’attività svolta sul territorio. Nel 2018, infatti, nel distretto di Cuneo, sono state raccolte circa 400 tonnellate di olio usato di provenienza industriale, da circa un centinaio di detentori, tutte destinate alla rigenerazione. Per quanto riguarda il dato complessivo riferito all’intero territorio piemontese si parla di circa 5.000 tonnellate di olio raccolto, con un conseguente e significativo risparmio sulle importazioni di petrolio del Paese e sulle emissioni di CO2 (si ricorda come per ottenere una tonnellata di olio lubrificante vergine sia necessario raffinare oltre 10-15 tonnellate di petrolio).

Grazie alla collaborazione con le rappresentanze regionali di Confindustria, il roadshow di CircOILeconomy proseguirà nei prossimi mesi il suo itinerario nelle principali città italiane (www.conou.it). Per le imprese, diventare ‘ambasciatrici’ di buone pratiche di gestione si traduce anche in vantaggi sotto forma di brand reputation, affidabilità e nuove opportunità di business: praticare scelte attente all’ambiente e alla sostenibilità economica facilita i rapporti con le istituzioni, la pubblica amministrazione e le associazioni del settore.

Riteniamo che la condivisione di buone pratiche relative alla gestione dell’olio esausto attesti la sempre crescente attenzione alle potenziali ricadute della propria attività sull’ambiente circostante, secondo i principi dell’economia circolare” – ha dichiarato il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola. “Più in generale la Responsabilità Sociale degli imprenditori si traduce quindi concretamente in una maggior attenzione alla gestione dei propri rifiuti, scegliendo filiere controllate e sicure. Ringraziamo quindi i rappresentanti del CONOU, non solo per l’attività svolta ogni giorno dal Consorzio al servizio delle imprese e dell’ambiente, ma anche per la testimonianza di un modello virtuoso, che può costituire un’ispirazione anche per altre filiere di rifiuto, oggi oggetto di emergenza.”

RICCARDO PIUNTI, VICE PRESIDENTE CONOU

I principi della sostenibilità economica e ambientale non possono limitarsi a rappresentare solo un elenco di buone intenzioni. Il CONOU ha iniziato oltre 35 anni fa a mettere in pratica quelle che oggi vengono definite come le buone pratiche dell’economia circolare. Per questo è nostro preciso compito far sì che questa sensibilità, e le norme che ad essa si ricollegano, divengano sempre più un patrimonio comune, soprattutto per chi può contribuire maggiormente alla salvaguardia ambientale dei territori e, contestualmente, al contenimento dei costi energetici del paese. Il dialogo aperto con gli imprenditori rientra in questa strategia e sappiamo di poter contare sull’accoglienza e sull’interesse di una categoria che comprende quanto sia importante non concedere deroghe alla pratiche di corretta conservazione e conferimento degli oli minerali usati”.

Il CONOU

Il CONOU, che raggruppa imprese di raccolta e di rigenerazione degli oli minerali usati, dal 1984 a oggi ha raccolto 6 milioni di tonnellate di olio usato, avviandone a rigenerazione 5,3 milioni e consentendo così la produzione di 3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e un risparmio sulle importazioni di petrolio di circa 3 miliardi di euro. Sotto la guida del Presidente Tomasi dal 2003, ha continuato la sua progressione d’eccellenza diventando un esempio virtuoso di economia circolare non solo a livello nazionale.

Solo nel 2018 sono state raccolte circa 190mila tonnellate di lubrificante usato, ancora una volta in crescita rispetto all’anno precedente. Numeri che, in questo ambito, collocano l’Italia ai massimi livelli europei e internazionali. In particolare, i risultati ottenuti nel campo della rigenerazione assegnano al nostro Paese la leadership del processo di ri-raffinazione di oli usati anche in virtù della presenza di alcune importanti realtà industriali tecnologicamente all’avanguardia nel settore.

Tutti questi traguardi, sono stati raggiunti anche grazie a una continua e capillare attività di formazione e informazione svolta sul territorio. In 35 anni di attività, infatti, il Consorzio ha sempre investito energie e risorse nella formazione di tutti gli attori coinvolti, dai consumatori ai bambini nelle scuole, dalle imprese industriali alle officine, con lo scopo di sensibilizzare e sostenere ogni anello della catena in grado di contribuire al successo della filiera e alla circolarità 100% di cui oggi possiamo essere fieri.

c.s.