Cuneo: presentati in Camera di Commercio i dati economici 2018 del “Modello Cuneo”

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Sono stati presentati questa mattina nella sala d’onore della Camera di Commercio di Cuneo, come ormai d’abitudine, i dati sull’economia del 2018 in provincia.

Protagonista della mattinata, l’impresa cuneese ed i dati prodotti da tutti i comparti, riassunti nel “Rapporto Cuneo 2019“, un compendio indispensabile per capire le tendenze ed il quadro economico d’insieme della nostra provincia.

Quali dati? Dati che che certificano una grande crescita, perfettamente riassunta dalle parole di Ferruccio Dardanello: “Un tempo ridevano di noi, oggi molti vengono a studiare il modello Cuneo, vincente e per certi versi locomotiva dell’economia italiana, nonostante si trovasse ai confini. Sì, siamo un traino e lo confermano i dati. Uno su tutti? L’agroalimentare, dove oggi siamo i primi in Italia, ma anche in altri settori, come quello meccanico, abbiamo vissuto un 2018 da protagonisti. Il rapporto che abbiamo preparato mira ad essere una sorta di Bignami della fiorente economia della Granda, per il quale ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto nella sua realizzazione”.

Alcuni numeri significativi: in Granda più di 82mila aziende, di cui il 15% a conduzione femminile ed il 9% a conduzione giovanile. 6 su 100 le aziende a conduzione straniera, dato leggermente basso ma comunque rilevante. Il numero migliore, però, è relativo al tasso di disoccupazione: Cuneo ha il terzo dato più basso in Italia (4.3% contro 8.2% Piemonte, dietro a Bolzano e Reggio Emilia, Italia al 10.6%). Cuneo, inoltre, seconda provincia esportatrice del Piemonte dopo Torino con una crescita molto significativa.

Tra i settori più rilevanti, quello agroalimentare, con l’agricoltura che occupa più di 19mila aziende. Quattro i termini chiave per riassumere il comparto: specializzazione, qualità, tecnologia, export.

Queste le tendenze emerse, in particolar modo, dalla presentazione centrale di Giuseppe Tardivo, che inquadrava “Lo scenario socio-economico cuneese di fronte alle sfide dell’innovazione e della valorizzazione territoriale”. Tardivo ha sottolineato inoltre come “Vanno sostenute queste imprese di cristallo: preziose ma infinitamente fragili. La centralità è della persona e dell’innovazione nell’ottica di uno sviluppo non localistico ma internazionale”.

Presenti alcuni rappresentanti politici e delle imprese, oltre a 5 volti espressione di alcuni sindacati, che hanno raccontato la loro esperienza imprenditoriale (dal riciclo della plastica all’agricoltura 4.0, fino alla produzione di carta e cartone).