Albese Calcio, la lettera dei tifosi: “Promesse disattese, ora vogliamo i fatti”

Riceviamo e pubblichiamo la presa di posizione dei supporters biancocelesti dopo la retrocessione in Promozione

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I tifosi (ormai pochi) dell’Albese Calcio, visto il dibattito avvenuto tra il Sindaco di Alba, Dott. Marello, ed il presidente Castronuovo nelle ore successive alla retrocessione di domenica scorsa sul campo di Cuneo, ci tengono a far sentire la propria voce.

Per prima cosa si può solo rimarcare il totale disinteresse della comunità albese nei confronti della squadra viste le poche presenze del pubblico sugli spalti del San Cassiano la domenica ed il conseguente disinteresse delle istituzioni locali non avendo mai riscontrato, se non in rare eccezioni negli ultimi anni, componenti della giunta comunale, di qualsiasi fazione politica essi appartengano, allo stadio.

Di conseguenza sarebbe apprezzabile non inserire la squadra in polemiche preelettorali solo a seguito della retrocessione in Promozione. Se le sorti della prima squadra calcistica della città fossero davvero di interesse ai vari candidati, sarebbe opportuno l’inserimento di questo argomento nei vari programmi elettorali.

Il secondo punto è invece la questione societaria delle ultime stagioni. La società, dopo l’addio del Presidentissimo Rava, era in evidente difficoltà economica arrivando addirittura a paventare l’ipotesi di non iscrizione al campionato di Eccellenza nell’estate 2015. Con il direttore sportivo Isoldi anche in veste di presidente, oltre all’apertura di un azionariato popolare (mai realmente attuato), si era riusciti regolarmente ad iscrivere la squadra al campionato grazie anche alla cessione di ragazzi di proprietà provenienti dal vivaio ed ormai inamovibili nelle ultime stagioni in prima squadra. In una stagione soffertissima con un finale in crescendo si è ottenuta una salvezza diretta ed insperata.

Nell’autunno seguente è avvenuto l’insediamento della nuova dirigenza capitanata dall’attuale presidente Castronuovo: da allora abbiamo assistito ogni sei mesi a rivoluzioni tra l’organico di giocatori, mandati via con l’accusa di scarso rendimento o messi nelle condizioni di andarsene, ed allenatori, esonerati o dimessi. Anche la figura del direttore sportivo è andata persa dopo l’addio di Isoldi senza che venisse più rimpiazzato.
Gli obbiettivi stagionali, dichiarati dal presidente stesso durante le interviste ai media locali, vengono sempre disattesi: nell’anno dell’insegnamento si pone come “sogno” la promozione in Serie D tramite i play off, a fine stagione la salvezza diretta giunge all’ultima giornata grazie ai risultati favorevoli degli altri campi.

L’anno successivo, coincidente con l’anno del centenario, gli obbiettivi sono fissati in una tranquilla salvezza con uno sguardo ai play off: la salvezza arriva nella fortunata vittoria dei play out ad Alpignano. Durante i festeggiamenti per la salvezza ottenuta, in un confronto amichevole tra presidente e tifosi, viene posto per la nuova stagione l’obbiettivo di una tranquilla salvezza: ed ecco la retrocessione della scorsa settimana.

Vedendo tutte le promesse sistematicamente disattese negli ultimi anni, l’annuncio di “essersi già messo al lavoro per tornare al più presto in Eccellenza” ci mette già i brividi. Sarebbe forse ora più opportuno raggiungere qualche risultato anziché parlare senza alcun seguito di fatti.

Con questa lettera nessuno vuole mettere in dubbio l’impegno, professionale ed economico, mostrato dal presidente ma di sicuro tutti questi cambi in corsa tra allenatori, smantellamento e riallestimento sistematico della rosa senza una vera programmazione (solitamente allontanando prima i giocatori per i motivi sopra esposti per poi mettersi alla ricerca di giocatori liberi sul mercato per tappare i buchi appena creati) non è stato molto redditizio in termini di risultati. Anzi, si è solamente ottenuto l’effetto di avere una squadra senza un briciolo di gioco come ampliamente dimostrato nella partita contro l’Olmo.

Adesso prima di sentire solo delle parole vorremmo vedere dei fatti: raggiungendo gli obbiettivi posti sul campo oltre ad una necessaria riorganizzazione dell’assetto societario credibile e professionale.
In ogni caso noi tifosi ci saremo sempre a sostenere la maglia ed i nostri colori, perché l’Albese non si discute… si ama!

I tifosi dell’Albese