|
|
“Il bando sulle cosiddette Botteghe Scuola, emesso dalla Giunta regionale uscente di centrosinistra lo scorso 7 maggio con scadenza (ravvicinata) il 3 giugno prossimo, rischia di rappresentare l’ennesima iniziativa condizionata più dalle esigenze preelettorali di Chiamparino e dei suoi assessori che non da concreti obiettivi di sbandierato aumento dell’occupazione giovanile“.
Lo dichiara Anna Mantini, candidata per la Lega alle Regionali del 26 maggio nel collegio di Cuneo.
“Il bando, che dovrebbe favorire periodi di prova di 6 mesi per giovani dai 18 ai 29 anni di età nelle aziende in possesso del marchio di Eccellenza Artigiana, introduce semmai ulteriori elementi di burocrazia, a carico degli imprenditori potenzialmente interessati, che di certo non aiutano né loro né, di conseguenza, i ragazzi che dovrebbero beneficiare di tale sostegno“.
“Senza considerare che, in questo così come in altri casi simili, tutto grava singolarmente sull’azienda e sul candidato lavoratore senza un concreto aiuto da parte della Regione per quanto riguarda il sistema dei servizi rivolti alla formazione e istruzione professionale: una questione “della quale mi sono fatta carico nel corso di tutta la mia campagna elettorale poiché la considero fondamentale per il successo di tutti i progetti finalizzati a collegare i giovani al mondo dell’impresa e quindi del lavoro“, conclude Mantini, “mentre l’impressione è che la Giunta Chiamparino stia utilizzando gli “ultimi giorni di Pompei” della sua amministrazione regionale per approvare o decisioni-spot della durata di pochi mesi o atti di indirizzo che annunciano milioni e milioni di euro per gli Istituti di formazione tecnica superiore però al 2022, atti che sarà compito della nuova Giunta di centrodestra del Piemonte, a partire dal 26 maggio prossimo, riscrivere per adattarli veramente alle necessità di chi offre e cerca occupazione“.
c.s.
