“La provincia di Cuneo, modello virtuoso nella gestione dei rifiuti”

Alberto Valmaggia commenta i dati sulla differenziata, estrapolabili dall’Osservatorio Regionale dei Rifiuti

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I risultati della raccolta rifiuti in provincia di Cuneo parlano chiaro, nel 2017 la Granda ha raggiunto il 65,2% di differenziata, superando l’obiettivo fissato dal Piano regionale. Numeri importanti, che premiano il lavoro portato avanti da sindaci, amministratori, consorzi e aziende locali, ma anche l’impegno dell’amministrazione regionale che, in questi cinque anni di mandato, ha permesso di colmare dei vuoti normativi e di riorganizzare l’intero settore dei rifiuti”.

Lo ha sottolineato l’Assessore Regionale Alberto Valmaggia giovedì scorso durante la visita alla Acsr di Roccavione e alla Buzzi Unicem di Robilante.

I dati sulla differenziata, estrapolabili dall’Osservatorio Regionale dei Rifiuti (aggiornati al 2017), evidenziano che la raccolta in provincia è passata dal 49.7% di fine 2013, al 65.2 del 2017. Trend in crescita che si conferma anche in tutto il resto del Piemonte, con percentuali che salgono dal 52.5% (fine 2013) al 59.6% (fine 2017).

Come Assessorato abbiamo sostenuto le attività dei Consorzi di raccolta con contributi che, per la provincia di Cuneo, sono stati di 780 mila euro, ma anche portato avanti una politica virtuosa in campo ambientale che ci ha permesso di annullare alcune procedure di infrazione europea che erano in corso”, ha ricordato l’assessore Valmaggia.

In questi ultimi cinque anni, la Regione si è infatti dotata di una nuova programmazione complessiva sul tema. Stiamo parlando della “Tripletta sui Rifiuti”, l’approvazione del Piano Rifiuti Urbani (2016), del Piano Rifiuti Speciali (2018) e della Legge Quadro Rifiuti (2018).

Il nostro territorio è un modello virtuoso, abbiamo cittadini ed enti locali che si impegnano ogni giorno per raggiungere degli obiettivi, ma anche aziende pubbliche e private come l’Acsr, la Buzzi e la Cartiera Pirinoli, che lavorano puntando sulla sostenibilità ambientale e l’economia circolare” ha continuato l’assessore.

A maggio 2001 è stato sottoscritto il Protocollo di Intesa tra la Provincia di Cuneo, l’allora Azienda Cuneese Smaltimento Rifiuti, la Buzzi Unicem SpA e la Pirelli & C. Ambiente SpA, che, grazie alla collaborazione dei comuni di Roccavione e Robilante, ha consentito l’avvio della produzione del Combustibile Solido Secondario (CSS) presso lo stabilimento Ideagranda di Roccavione, attualmente di proprietà dell’Acsr Spa, società partecipata da 54 comuni del cuneese – ha spiegato Maurizio Pezzoli, amministratore unico dell’Acsr –. Questa comune volontà di coniugare due settori così differenti, quale quello del servizio pubblico di trattamento dei rifiuti urbani e quello industriale della produzione del cemento, con la duplice finalità di avviare al recupero energetico parte dei rifiuti indifferenziati, altrove destinati allo smaltimento in discarica, riducendo l’utilizzo di materie prime, rappresenta ancora oggi un vero esempio di economia circolare ante litteram”.

Sulla scia del cuneese anche il territorio albese, tramite la società pubblica STR ed il saluzzese, nell’impianto di proprietà dell’A2A, hanno avviato la produzione di CSS ed oggi il cementificio della Buzzi Unicem utilizza tutta la frazione secca prodotta in Provincia di Cuneo nel proprio impianto di Robilante con innegabili comuni vantaggi ambientali ed economici.

L’utilizzo di combustibili, che derivano dalla lavorazione e dal trattamento dei Rifiuti Solidi Urbani (i cosiddetti CSS), si inserisce a pieno titolo nelle buone pratiche dell’economia circolare, contribuendo alla chiusura del ciclo dei rifiuti, sempre a valle della raccolta differenziata – ha spiegato Antonio Buzzi, COO Cemento Italia –. Il risultato è un combustibile controllato, conforme alla normativa vigente, con adeguato potere calorifico e sostitutivo dei combustibili fossili non rinnovabili e che contribuisce al contenimento delle emissioni di CO2grazie alla frazione biogenica contenuta. Le Amministrazioni, lungimiranti nella programmazione a lungo termine del proprio ciclo dei rifiuti, hanno suddiviso il territorio della Granda in quattro settori, in ognuno dei quali, il consorzio pubblico gestisce la raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani. A valle della differenziazione, separazione e recupero, si arriva a produrre circa 60 000 tonnellate l’anno di CSS di alta qualità per la cementeria di Robilante, che li impiega con successo nella produzione del proprio clinker e dunque del cemento, per oltre un terzo del proprio fabbisogno calorico, migliorando così la propria competitività.

A raccontare la loro esperienza anche Ferdinando Tavella e Silvano Scarletto, dirigenti della Cartiera Pirinoli di Roccavione, accompagnati dalla sindaca di Roccavione Avena Germana. “Chiusa dopo due fallimenti, cinque anni fa, la Cartiera è rinata anche grazie all’interessamento del Presidente Chiamparino e al sostegno di fondi regionali. Abbiamo fondato una cooperativa di lavoratori, acquistato le macchine e poi gli immobili. Oggi la Cartiera è un perfetto esempio di economia circolare, tutta la nostra attività è basata esclusivamente sul riciclo della carta e del cartone, che lavoriamo e utilizziamo per produrre cartoncini per imballaggi e ‘grigio’ interno per rotoli”.

c.s.