Il Busca chiude 8° in Promozione, Zabena: “Bilancio positivo, soprattutto nel girone di ritorno”

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C’è chi lotta ancora per restare o per costruirsi un futuro ancora più roseo, ma c’è anche chi in questa seconda settimana di maggio può già pensare a programmare il domani.

A questo secondo insieme appartiene anche il Busca, che, dopo aver a lungo cullato il sogno playoff in Promozione, ha dovuto arrendersi al calo di fine stagione, condizionato in modo inequivocabile dagli infortuni e dalle tante assenze che hanno caratterizzato la stagione degli uomini di Zabena dal tardo inverno in poi.

Ed è proprio il tecnico dei grigi, che ha chiuso la sua terza stagione al “Berardo”, a tracciare un bilancio ai nostri microfoni: “Un bilancio positivo, senza ombra di dubbio”. Esordisce così il mister buschese, mettendo da parte ogni eventuale altra considerazione: “Ricordo bene quando, superato il giro di boa, mi sono ritrovato a dover fare la conta dei giocatori a disposizione: in quella fase il rischio era quello di subire qualche batosta, per via della rosa corta, finendo risucchiati in acque più che mai pericolose per un campionato a 16 squadre. I ragazzi, invece, sono stati molto bravi e, giocando di fatto le ultime dieci partite senza attaccanti, salvo poche eccezioni, hanno saputo “tirare avanti la carretta”, restando agganciati al quinto posto fin quasi al finale”.

Una top-5 sfumata, poi, con il ko di Venasca contro il Pancalieri Castagnole alla penultima: “Lì abbiamo capito che cosa significa fare gli straordinari per mesi. La squadra ha pagato sul piano fisico, anche se non nego che sono stati errori e disattenzioni a punirci in quella circostanza. Resta il rammarico per i sette gol subiti nelle ultime due, che ci hanno impedito di concludere da miglior difesa, come eravamo stati per buona parte dell’anno, benchè io sia onesto nell’ammettere che i playoff sarebbero stati solo la prosecuzione di una notevole fatica, in cui ogni domenica dovevamo inventarci un attaccante diverso”.

Resoconto positivo, con attenzione al domani: “Di buono, resta anche la valorizzazione dei giovani, da cui spero di poter ripartire ancora qui. Viste le molte assenze, abbiamo potuto dare spazio a ragazzi come Silvestro, che, a soli 17 anni, ha già potuto giocare con buona continuità tra i grandi, trovando anche la via del gol. Ci portiamo dietro qualche bel risultato, come quello nei derby di ritorno con Giovanile Centallo e Pedona, e la convinzione che, con un pizzico di fortuna in più, avremmo potuto competere per qualcosa di importante”.