Il Premio Nazionale Cherasco Storia a Johann Chapoutot

Riconoscimento per la divulgazione a Liliana Cavani. Il ricordo di Gianni Perona e l’intitolazione del chiostro a Michele Ferrero

0
1026

Sabato 11 maggio 2019 nel suggestivo parco del Castello Visconteo si svolgerà la XVIII edizione del Premio Nazionale Cherasco Storia, l’importante appuntamento nato nel 1997 e che premia opere di autori italiani e stranieri dell’ultimo biennio che trattino temi storici e mostrino due caratteristiche fondamentali: il rigore scientifico e la qualità della scrittura. Per gli autori stranieri sono prese in considerazione solo opere tradotte e pubblicate in Italia.

Vincitore dell’edizione 2019 è Johann Chapoutot, professore di Storia contemporanea alla Sorbonne Universitè di Paris, già membro dell’Institut Universitaire de France. Studioso della Germania contemporanea, ha dedicato importanti studi alla storia della cultura e dell’ideologia nazista e ha pubblicato opere generali sulla storia della Germania e sulle dittature europee tra le due guerre mondiali. Chapoutot riceve il Premio per il libro “Il nazismo e l’antichità”, edito da Einaudi nel 2017.

Ad accompagnare il Premio Nazionale Cherasco Storia viene anche consegnato ogni anno un riconoscimento speciale per la divulgazione storica, Premio indetto dalla Fondazione De  Benedetti – Cherasco 1547. Nel 2019 il Premio viene assegnato a Liliana Cavani, regista e sceneggiatrice. Le opere della Cavani si caratterizzano per l’attenzione particolare alla complessità dei temi trattati, al contesto storico e sociale dei protagonisti. Sono raffinate investigazioni delle contraddizioni, delle passioni e dell’autenticità degli uomini.

Nel febbraio scorso è scomparso Gianni Perona, presidente emerito e figura di riferimento per tanti anni del Premio Cherasco Storia. L’edizione XVIII vuole ricordare il professor Perona con un riconoscimento a lui intitolato, il Premio Cherasco Storia alla Carriera che sarà consegnato a Charles Maier, già professore di Storia europea ed internazionale, direttore del Centro per gli studi europei della Harvard University. Riceve il Premio per l’opera “Leviatano 2.0” edito da Einaudi nel 2018, libro sulla reinvenzione dello Stato moderno.

La giuria e le scuole partecipanti

Il Premio Cherasco Storia vede una giuria selezionata e prestigiosa chiamata a designare l’opera meritevole. Presidente della giuria è Alberto Melloni, professore ordinario di Storia del cristianesimo all’Università di Modena. Componenti della giuria sono Sergio Barbero, consigliere delegato alla Cultura della Città di Cherasco, Sven Beckert, Laird Bell Professor of American History Harvard University, Francesco Benigno, professore ordinario di Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale, Università di Firenze, Giovannella Cresci, professore ordinario di Storia romana all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Claudia De Benedetti, consigliere Fondazione De Benedetti Cherasco 1547 Onlus, Ferruccio De Bortoli, giornalista e presidente della casa editrice Longanesi, Mariuccia Salvati, già professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Bologna, Giusto Traina, professore ordinario di Storia romana alla Sorbonne Universitè Paris, Massimo Vallerani, professore ordinario di Storia medievale all’Università di Torino.

Coinvolti nella selezione del Premio Storia sono anche i tanti ragazzi di licei e atenei italiani ed esteri. Partecipano al Premio Cherasco Storia: liceo classico statale “G. Govone” di Alba, liceo scientifico statale “G.  Giolitti-G.B. Gandino” di Bra, liceo classico e scientifico statale “G. Peano – S. Pellico” di Cuneo, liceo classico e scientifico statale “”G. Ancina” di Fossano, liceo scientifico statale “V.B. Govone” di Mondovì, liceo scientifico statale “G.B. Bodoni” di Saluzzo, liceo scientifico statale “G. Arimondi” di Savigliano, licei statali “Giovanni da San Giovanni” di San Giovanni Valdarno, liceo classico “V. Alfieri” di Torino, Università Cattolica “Pèter Pàzmàny” di Budapest, Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano, Università degli Studi di Torino, Università Scuola Normale Superiore di Pisa, Università statale “Beijing Foreign Studies University di Pechino, Sorbonne Université Paris, Università di Harvard, Cambridge, Massachusetts.

Le borse di studio

Durante la cerimonia saranno assegnate borse di studio a tanti studenti meritevoli. Le borse di studio sono intitolate a Anna Vittoria Morra, Banca di Cherasco, Castello Visconteo di Cherasco, don Carlo Costamagna, Studio Dentistico Livio Moscone Cherasco, Emanuele e Marisa Nasi, Eredi Lenta Domenico, Gian Nicola Pivano, Giorgio Segre, Luigi e Piquita d’Incisa di Camerana, Maria Vittoria Costamagna, Mariano e Piero Costamagna, Ora Società Agricola s.r.l., Panealba, Riccardo Costamagna, Romano Bogetti, Sicom, Stefano e Luigi Peisino, Gianni Perona.

L’interpretazione del Premio con Vistaesuono

Vistaesuono, a cura di Emanuela Genesio e Danilo Manassero, anche per l’edizione 2019 ha interpretato l’opera vincitrice del Premio. Vistaesuono è un mix di eventi, esposizioni, performance, talk, che ha come obiettivo quello di rialzare la cultura del contemporaneo e la creatività dell’arte in rapporto con l’esistente e la storia. Vocata all’interdisciplinarità, Vistaesuono collabora con il Premio Cherasco Storia per trasformare il testo vincitore in un’opera visiva in dialogo con gli spazi architettonici del centro storico cheraschese. 

Programma dell’11 maggio 

Alle 9, al Castello Visconteo di Cherasco, il vincitore del Premio, Johann Chapoutot incontra studenti ed insegnanti. Alle 15, sempre nel suggestivo parco dell’antico maniero, si svolgerà la cerimonia di premiazione aperta a tutta la cittadinanza. Seguirà la consegna delle borse di studio agli studenti e la visita all’installazione curata da Vistaesuono.

Intitolazione del chiostro del Monastero a Michele Ferrero

Durante la giornata sarà ricordato anche Michele Ferrero, l’imprenditore scomparso nel febbraio 2015, patriarca del colosso dolciario albese. Ferrero aveva studiato nel collegio dei Padri Somaschi a Cherasco e la Città vuole ricordarlo come uomo e come imprenditore, personaggio che ha lasciato un segno indelebile nell’economia del territorio, creando un impero imprenditoriale oggi conosciuto e stimato in tutto il mondo.