Raduno degli Alpini in Langa a Castiglione Tinella: “Ammirazione, rispetto e gratitudine”

Le parole del sindaco di Santo Stefano Belbo Genesio Icardi alla manifestazione

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Si è tenuto a Castiglione Tinella, domenica 28 aprile 2019, l’undicesima raduno degli Alpini in Langa.

La manifestazione ha visto, oltre alla sempre nutrita presenza delle “penne nere”, la partecipazione di numerosi sindaci dei Comuni del territorio tra cui Luigi Genesio Icardi che, in quanto presidente dell’Associazione Comuni del Moscato, ha portato il saluto ai presenti:

La manifestazione che vede oggi le “Penne nere” ospiti a Castiglione Tinella – ha commentato Icardi – ci trasmette un sentimento di ammirazione e suggerisce un riconoscente omaggio, fatto di rispetto e gratitudine, al glorioso Corpo degli Alpini, Alpini che, in ogni circostanza, non hanno esitato a donare se stessi fino all’estremo sacrificio della vita nel compimento del dovere di servire la Patria.
Basti pensare alla campagna di Russia, ed è doveroso oggi ricordare anche il sacrificio della gloriosa divisione Cuneense e che ha dato prova della grandezza e del valore dei suoi Alpini, contribuendo a scrivere pagine altissime della Storia d’Italia, a tal punto che Don Carlo Gnocchi, cappellano della Tridentina, oggi dichiarato beato, che fu protagonista della tragica campagna di Russia, descritta poi nel suo celebre diario “Cristo con gli Alpini”, dopo la vittoriosa battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943 per rompere l’accerchiamento russo. Una giornata così epica da fargli esclamare: «Dio fu con loro, ma gli uomini furono degni di Dio“.

Ogni anno il raduno degli Alpini raccoglie un grande pubblico proprio perché il gruppo Alpini è tra i più amati dalle persone “in quanto – continua Icardi – gli Alpini sono stati precursori, a livello nazionale, della protezione civile e sono ben 5 i Gruppi di Protezione Civile della Sezione Cuneese ANA. Oltre a questo, non posso non ricordare il grande e generoso aiuto dato agli abitanti di Santo Stefano Belbo in occasione dell’alluvione del 1994 dagli Alpini in armi e dagli Alpini in congedo, che furono tra i primi ad arrivare e tra gli ultimi ad andarsene. Per tutti questi motivi, noi tutti verso gli Alpini abbiamo contratto un debito inestinguibile, che sentiamo di dover onorare anche in una circostanza festosa come questo raduno degli Alpini in Langa. Viva gli Alpini!“.