Gabrielli comincia la sua giornata cuneese con la “Lectio” agli studenti del Campus

Il capo della Polizia, ospite dell'Università di Management ed Economia, ha affrontato il tema della sicurezza collettiva. Nel pomeriggio la cerimonia per la cittadinanza onoraria alla Polizia

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La giornata cuneese del capo della Polizia Franco Gabrielli, nel capoluogo della Granda per la cittadinanza onoraria alla Polizia, è cominciata nell’Aula Magna del Campus Universitario di Management ed Economia di Cuneo, dove ha tenuto una Lectio Magistralis agli studenti sul tema “La Polizia di Stato al servizio della Collettività e del Territorio”.

Introdotto dalla giornalista di Idea Simona Borsalino e anticipato dagli interventi dei coordinatori del Campus Giuseppe Tardivo e Milena Viassone, Gabrielli ha preso la parola davanti ad una sala gremita, oltre che di studenti, di autorità civili e militari e di rappresentanti del tessuto economico del nostro territorio. “La sicurezza è un tema fondamentale – ha esordito -. E’ uno degli argomenti di cui si parla più spesso, distinguendo spesso, negli ultimi tempi, tra sicurezza rilevata e sicurezza percepita”.

Per quanto riguarda il primo concetto, Gabrielli ha riportato alcuni dati: “Il nostro Paese negli ultimi 10 anni ha evidenziato una costante e significativa diminuzione della delittuosità. Anche questo territorio della provincia di Cuneo va in questa direzione. Insomma, a guardare le statistiche siamo un Paese tutto sommato sicuro. Ma forse non è la sicurezza che percepisce il cittadino. Gli operatori di sicurezza col tempo hanno cambiato l’approccio nei confronti della percezione della sicurezza: abbiamo cominciato a capire che è qualcosa di reale, da tenere seriamente in considerazione. Perché il cittadino medio considera l’omicidio come qualcosa di lontano, mentre nella sua vita incide in maniera molto più significativa la microcriminalità o, come è meglio definirla, la criminalità diffusa: una casa svaligiata, un bene violato, sono atti particolarmente invasivi della sfera dei propri affetti, che per questo ci toccano maggiormente”.

Ecco perché, secondo Gabrielli, le forze di Polizia oggi devono porsi sempre di più questo tema: “Uno dei beni a cui dobbiamo tendere è la tranquillità del vivere civile e ordinato dei cittadini, ma in questo percorso ci vuole il coinvolgimento di tutti, a partire dai cittadini, che devono essere consapevoli”. Il capo della Polizia ha proseguito dichiarandosi un sostenitore della pluralità delle forze di polizia, “una pluralità che fa sintesi e che rappresenta un arricchimento”, definendo la sicurezza “un bene pubblico che deve essere gestito in maniera olistica” , ed ha concluso rispondendo ad alcune domande degli studenti.

La giornata cuneese di Gabrielli è proseguita con la visita alla Questura, poi nel pomeriggio presenzierà alla cerimonia con cui il Comune conferirà la cittadinanza onoraria alla Polizia.