Pasquetta in Montagna: i 10 suggerimenti dall’Uncem

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Dieci suggerimenti e regole da Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, per scegliere le Alpi e gli Appennini a Pasquetta e nei prossimi fine settimana primaverili. Scegliere la montagna, le località delle Alpi e degli Appennini, ma con consapevolezza e volendo bene alle comunità che accolgono.
Dieci piccole grandi sfide. Eccole:

1. Non portare tutto da casa. Ricorda che se “compri in valle, la Montagna vivrà”. Anche nei giorni festivi, un negozio di alimentari aperto sulla piazza del paese dove arrivi lo trovi sempre. Sceglilo, perchè il tuo gesto aiuta quel sistema economico a vivere.

2. Scopri sempre, nel borgo dove arrivi, i beni architettonici, i beni ambientali, le ricchezze da visitare. Porta i bambini e la famiglia a ammirali. Se ci fosse anche un piccolo ticket da pagare, fallo consapevole che sostieni l’impegno a mantenere il patrimonio culturale diffuso del Paese.

3. Se scegli un prato per un pic-nic, non lasciate incustodite griglie e falò, on abbandonare i residui di una grigliata nei nostri boschi, non accendere fuochi se non nelle aree attrezzate. Sono tre regole che ci consegna oggi il Corpo Antincendi boschivi e che non dobbiamo mai dimenticare.

4. Non portare acqua, pane, prosciutto e formaggio da casa, ma porta a casa i tuoi rifiuti. Non lasciarli nei prati. Mettili in un sacco e portali a casa. Differenziali: plastica, carta, organico. E non usare la plastica. Molto molto meglio piatti di materiale biodegradabile: sono anche molto più belli!

5. Se ti trovi in un’area attrezzata, in mezzo a pini o larici, e c’è un piccolo ticket da pagare per la fruizione di tavoli, panche, barbecue, fallo volentieri. Pochi euro che serviranno sicuramente al Comune, alla Pro Loco, a un’altra associazione del territorio per manutenere e gestire meglio quel pezzo di zona naturale per tutti.

6. Vai piano sulle strade. Nei giorni di festa, come Pasquetta e il 1° maggio, vi sono molti veicoli sulle strade di montagna. Che non sono delle autostrade (peraltro qui non facciamo pagare il pedaggio!). Le strade di montagna, tra tornanti e rettilinei, sono spesso strette e vanno affrontate con cautela. Evita di correre. Non c’è fretta in montagna. Sono sempre lì, loro.

7. Se sulla strada, nel corso del tuo viaggio, incontri gruppi di ciclisti che salgono sui pedali o seduti affaticati verso il passo, non suonargli. Pensa alla loro fatica e sorpassali, se puoi, con massima attenzione e distanza adeguata.

8. Quando arrivi in un paese, in un borgo, in un villaggio delle Alpi e degli Appennini, scopri la comunità. Saluta le persone per strada, scambia qualche parola con loro, non essere indifferente a quella comunità che accoglie.

9. Se ti sei trovato bene in quel borgo o se hai qualche suggerimento, qualche indicazione e idea, torna a casa, scrivi al Sindaco tramite la mail che trovi sul sito del Comune, oppure lascia un messaggio privato sulla pagina Facebook istituzionale. È molto utile. Non solo polemiche o critiche da social. Dai un supporto concreto all’Amministrazione.

10. Torna in quel posto che hai visitato oggi o domani. Oppure cambia valle, cambia montagna, cambia versante. Non ci sono regole in questo. Puoi tornare o andare altrove. L’importante è scegliere la montagna, le sue bellezze ed essere consapevoli che senza quelle persone, quelle comunità che vivono e fanno impresa in montagna, la città sarebbe più fragile. Il Paese sarebbe meno unito e coeso. Scoprilo oggi e domani. La città non può fare a meno della montagna.

c.s. Uncem