In tanti per la corsa elettorale di Cortese, Balocco, Chiamparino e Borsotto

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È stato un saluto del sindaco uscente Davide Sordella ad aprire la seconda serata della coalizione che sostiene Paolo Cortese sindaco alle elezioni del 26 maggio. Il primo cittadino uscente ha augurato una buona corsa elettorale ai candidati e si è soffermato sul positivo lavoro messo in campo negli ultimi 5 anni grazie alla collaborazione con la Regione: “Ringrazio Francesco Balocco per la disponibilità. Abbiamo effettuato un’operazione da 5 milioni di euro per il recupero della stazione con l’arrivo della Polfer e la sede delle associazioni, un accordo quadro da 1.4 milioni per il villaggio sportivo, Fossano è ora nel parco fluviale con grandi potenzialità turistiche, il recupero della chiesa vecchia del Salice sarà realtà grazie al contributo e alla garanzia di serietà rappresentata dalla Regione con le fondazioni bancarie”.

Ivana Borsotto, fossanese e candidata alle elezioni europee ha parlato del ruolo dell’Europa in questi 70 anni: “I valori di giustizia sociale, fratellanza e libertà si sono concretizzati in politiche in grado di generare ricchezza grazie ai fondi strutturali, alla protezione dei consumatori e alla crescita del welfare. Queste elezioni sono un bivio tra chi vuole mantenere questa situazione migliorando ciò che non va e quanti vogliono tornare alla chiusura rappresentata dal sovranismo”.

Da Francesco Balocco, assessore regionale uscente ai trasporti e candidato consigliere regionale, un richiamo ai cinque anni da componente della giunta di Piazza Castello: “L’Amministrazione regionale è sempre stata a disposizione dei sindaci perché molti componenti hanno svolto questo compito in precedenza. Paolo Cortese è una grande opportunità per Fossano. Con lui c’è la garanzia che il lavoro fatto non si interromperà e si andrà anche oltre”.

Paolo Cortese, nel ribadire che prenderà aspettativa dal suo lavoro per tutto il tempo che sarà necessario, è partito dal programma: “Noi parliamo di programmi. Gli altri parlano solo dei nostri programmi criticandoli e questo la dice lunga. Abbiamo fatto un lavoro serio su risorse e un programma realistico. Non aumenteremo le tasse anche se la finanziaria del governo gialloverde lo permetterebbe. Non abbiamo acceso nuovi mutui e i vecchi sono estinti”.

“Sappiamo di dover migliorare alcuni aspetti –ha aggiunto il candidato sindaco- in particolare manutenzione e cura del verde. Investiremo per rendere più bella la città. Sulla sanità assumerò direttamente la delega, è stato errore darla ad un semplice consigliere: il sindaco ai tavoli regionali ha un peso istituzionale diverso. I fossanesi vogliono certezze sull’autonomia riabilitativa, cardiologia e riabilitazione di secondo e terzo livello, e l’adeguamento delle attività ambulatoriali. Non è possibile che la sospensione di certi servizi per i cittadini sia decisa da Savigliano”.

Nel suo intervento Cortese ha individuato due grandi temi di sviluppo: “Il Comune deve essere alleato, non ostacolo per chi lavora. Per questo vogliamo lavorare col nuovo dirigente ad un miglioramento del settore urbanistica, che garantisca procedure e tempi certi per i cittadini. C’è poi la grande opportunità legata al Parco Fluviale straordinaria occasione per Fossano, sia sotto il profilo turistico (abbiamo in programma in area Negro un area Camper), sia sotto quello del paesaggio e della fruibilità del lungo fiume. Di sicuro garantisco che non ci limiteremo a gestire l’esistente ma faremo in modo che la città continui a nascere”.

Da Sergio Chiamparino è arrivato un bilancio di questi 5 anni da Presidente: “Abbiamo affrontato problemi e fatto il possibile. Facendo il nostro dovere abbiamo ridato credibilità e vitalità a Regione. Non va tutto bene ma abbiamo risanato il bilancio e fatto anche investimenti. Per questo abbiamo le carte in regola per il futuro e siamo in campo per vincere”.

Per Chiamparino la sfida ora è sul lavoro e le infrastrutture: “Bisogna crescere e creare più lavoro compatibile con l’ambiente. Per questo servono infrastrutture come Tav e Asti-Cuneo. Il lavoro si sposta su assi che vanno verso Germania e Nord. O recuperiamo o perdiamo crescita. Su questi temi siamo presi in giro dal Governo e non c’è nessuna sicurezza che le infrastrutture verranno completate con la lega vincente”.

Per il Presidente uscente la competizione è anche tra approcci relazionali opposti: “Noi diciamo sì al rispetto tra le persone, no al rancore e all’invidia. Una comunità coesa e che si rispetta è fondamentale per vincere le sfide”.