REGIONALI 2019 – Icardi (Lega) attacca: “53,7 milioni per gli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano? Annuncite elettorale”

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Luigi Genesio Icardi

Luigi Genesio Icardi, candidato della Lega Nord alle prossime elezioni regionali del 26 maggio 2019, contesta il piano d’investimenti illustrato ieri a Savigliano dall’assessore Saitta col quale la Regione intenderebbe ristrutturare, riqualificare e ammodernare gli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano, in un’ottica di riordino della rete ospedaliera Nord Cuneese.

Ad oggi – ha commentato Icardi – la Regione ha stanziato, a parte, solamente 9 milioni di euro, destinati ai necessari adeguamenti alle normative antincendio e antisismica, e non per nuovi edifici. Più esattamente, il “piano direttorio” trattato ieri dall’assessore Saitta è stato definito un piano regolatore, che si limita a indicare le regole sulle quali si baserà il futuro progetto, ma non vi è traccia dei 53,7 milioni di euro d’investimenti annunciati per la riqualificazione e l’ammodernamento degli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano. Tanto più che durante lo stesso incontro Saitta ha poi illustrato la delibera con cui lo stesso Assessorato ha avviato il procedimento di richiesta fondi al Ministero. Tuttavia, al momento, le risorse necessarie ad avviare l’intero progetto mancano del tutto. Dopo i vari interventi politici e tecnici, del direttore generale dell’Asl Cn1, di ingegneri e progettisti, in risposta alle domande del pubblico, è però emersa questa drammatica realtà – ha proseguito Icardi, presente in sala insieme al candidato saviglianese del Carroccio Matteo Gagliasso. – Si tratta evidentemente di un nuovo caso di ‘annuncite elettorale’, col grave corollario in questo caso che tale mancanza dei fondi ha ripercussioni sull’intero territorio provinciale. Per questo ho anche invitato l’assessore regionale a non richiedere all’Asl risorse aggiuntive (10 milioni di euro attraverso mutuo), che dovrebbe invece essere la Regione a stanziare, ma di lasciare all’Asl i fondi per effettuare manutenzioni sugli ospedali drammaticamente necessarie, come confermato dagli addetti ai lavori presenti in sala. E questo anche in considerazione del fatto che da sempre le Asl della provincia di Cuneo, storicamente virtuose, vengono penalizzate, ricevono quote del fondo sanitario regionale molto inferiori rispetto ad altre aziende sanitarie piemontesi“.

c.s.