Le imprese meccaniche e le figure tecniche: “Ce n’è bisogno, ma si fatica a reperirle”

A dirlo è un'indagine sulla mappatura dei fabbisogni di assunzione del settore presentata da Confindustria Cuneo

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Aumenta la richiesta di figure tecniche delle imprese, ma permane la difficoltà a reperirle. A dirlo è l’indagine della mappatura dei fabbisogni di assunzione delle industrie della Granda relativa al settore meccanica, presentata da Confindustria Cuneo a margine delle previsioni per il secondo trimestre del 2019.

A balzare all’occhio è la necessità di manodopera sempre più specializzata e tecnica evidenziata dalle imprese: le figure più ricercate sono quelle di progettista meccanico e di addetto alle macchine. “Ma sono anche le stesse figure ritenute di difficile reperimento”, ha spiegato Marco Costamagna, presidente della sezione Meccanica di Confindustria Cuneo. Le motivazioni sono differenti: in particolare, si registra un gap tra la formazione teorica e l’operatività (39,2%), una difficoltà legata alla distanza per raggiungere l’area geografica dell’impresa, dettata anche dall’estensione della nostra provincia (30,4%) e i percorsi formativi ritenuti non idonei (24,1%). “Vogliamo trasmettere queste informazioni al mondo della scuola – ha concluso Costamagna -, per riuscire ad aumentare il dialogo con le aziende e a calibrare meglio la formazione dei giovani in funzione delle esigenze lavorative del nostro territorio”.

Ha espresso il proprio parere anche il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola, che più di un anno fa diffuse una lettera aperta ai genitori degli studenti cuneesi che fece molto discutere, nella quale invitava a indirizzare la propria scelta sulle scuole tecniche: “La nostra è una provincia prettamente manifatturiera, per cui c’è bisogno di figure di un certo tipo per le nostre aziende. C’è un fatto culturale che va cambiato: l’intelligenza manuale è molto importante”.