L’Ospedale di Mondovì compie 10 anni. Saitta:«Le scelte coraggiose premiano sempre» (FOTO E VIDEO)

Il Regina Montis Regalis dal 2009 ha dimostrato di saper crescere e migliorarsi

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Sono stati celebrati questa mattina i primi dieci anni dell’Ospedale Regina Montis Regalis. 

Il direttore Generale Giovanni Brugaletta ha dato il benvenuto a tutti con queste parole: «Sono le persone che fanno la differenza negli ospedali, non sono gli edifici e qui sono stati i dipendenti a promuovere una crescita importante che ha fatto diventare Mondovì un punto di riferimento per la provincia»– e ha aggiunto – «Purtroppo non è più con noi Gianni Barberis, ex sindaco di Battifollo, responsabile a lungo del Laboratorio analisi all’ospedale di Ceva e poi tecnico capo a Mondovì, sarebbe stato contento di festeggiare con noi oggi».
Prima degli interventi tecnici è stato presentato un video riassuntivo della storia dell’Ospedale di Mondovì: dall’idea di ampliare e ristrutturare i padiglioni di Piazza fino alla costruzione dell’attuale struttura. La Fondazione CRC ha sempre appoggiato questo progetto, dando circa 9 milioni di euro per la crescita e lo sviluppo dell’Ospedale.
La cerimonia si è svolta nella hall dell’Ospedale, addobbata dai disegni dei bambini del Centro Autismo Help.
Il Sindaco di Mondovì, Paolo Adriano ha dichiarato con emozione: «Mia figlia è nata qui e ha quasi dieci anni, quando passiamo qua davanti le ricordo sempre che è stata una delle prime ad inaugurare questo splendido ospedale».
Anche l’Onorevole Enrico Costa ha voluto portare i suoi saluti sottolineando l’importanza delle persone che compongono la realtà sanitaria: «L’Ospedale è simile a una famiglia, è fatto di essere umani che lavorano con dedizione; creare una struttura vicina al centro cittadino decentrandola dal centro storico non è facile, ma qui è stato possibile. La fiducia bisogna guadagnarsela con il duro lavoro, ora la scommessa è cercare di andare avanti in meglio».
L’Onorevole Mino Taricco ha definito la storia di questo ospedale come: «Un’esperienza virtuosa per come è nata, con il coinvolgimento di tutto il territorio, grande qualità tutti si sono impegnati per il lavoro ottenuto».
L’ex direttore  generale, che seguì lo sviluppo dei lavori, Luigi Cavagliani ha ricordato tutto l’iter che si è poi concluso con la realizzazione dell’Ospedale: «Abbiamo fatto tantissimo, lavorato in tempi record anche se all’epoca mi sembrò un’eternità». 
Presenti anche la deputata Chiara Gribaudo, che ha ricordato l’importanza delle infrastrutture che la provincia merita, definendo Mondovì un’eccellenza sanitaria.
Il Presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta, che si è sempre impegnato a fondo per il bene dell’Ospedale attraverso la Fondazione ha spiegato: «La differenza come è stato detto la fanno le persone, chiamare  per nome e cognome, tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto, come abbiamo fatto oggi, rappresenta quanto sono importanti e quante persone abbiano partecipato a questo progetto. Questa Provincia che ha un ottima reputazione a livello sanitario e per un compleanno importante ci vogliono i regali…» ha dichiarato Genta prima di annunciare che Mondovì sarà da oggi provvisto di
apparecchiature di ultima generazione per la risonanza magnetica, questo evitarà ai pazienti trasferimenti e viaggi in altre strutture.
Sono intervenuti tutti i Primari dei vari reparti dell’Ospedale per raccontare come vivono ogni giorno i dipendenti, che sembrano davvero una grande famiglia, dove ognuno svolge un compito al fine di garantire la migliore assistenza possibile. In generale è emerso un trend positivo, soprattutto in crescita, diverso da reparto a reparto, ma simile per quanto riguarda l’aumento del numero di pazienti, interventi e riconoscimenti.
Il Direttore Generale dell’ASL CN1, Salvatore Brugaletta, che ha detto una frase molto importante: «Nella mia esperienza ho imparato che la qualità cammina sulle gambe degli uomini».
In chiusura Antonino Saitta ha ringraziato tutti gli intervenuti sottolineando come: «Nelle opere pubbliche non esistano i miracoli, serve un grande lavoro di squadra, forte e determinata ostinazione. La passione per il lavoro è importante ed è necessità territoriale, le scelte coraggiose premiano sempre».