Morozzo inaugura le serate di “La salute corre a fil di rete” con i grandi del volley Chicco Blengini e Wout Wijsmans (FOTO E VIDEO)

Le prossime serate si terranno nei comuni di: Beinette, Margarita, Chiusa Pesio, Pianfei, Castelletto Stura, Montanera e Rocca de' Baldi.

0
828

I comuni della Granda fanno rete per promuovere una serie di 17 serate dedicate allo sport sano e alla salute: ieri sera, a Morozzo, l’incontro inaugurale con il CT della Pallavolo Nazionale Italiana Maschile, Gianlorenzo “Chicco” Blengini e l’ex capitano storico della BRE Lannutti Cuneo, Wout Wijsmans
Le prossime serate si terranno nei comuni di: Beinette, Margarita, Chiusa Pesio, Pianfei, Castelletto Stura, Montanera e Rocca de’ Baldi.

A fare gli onori di casa, il Sindaco di Morozzo, Mauro Fissore che ha ricordato: «L’obiettivo di questi incontri è far comprendere che si può e si deve raggiungere una vita sana a tutte le età, soprattutto attraverso lo sport e il movimento».

Il ciclo di serata “La salute corre a fil di rete” coinvolge un buon numero di volontari
e i ragazzi di molte scuole; proprio ieri sera, Blengini e Wijsmans hanno premiato il giovane Giovanni Streri, vincitore del contest per la creazione del logo dell’evento.

Questo evento, finanziato dalla Fondazione CRC, è un motivo di orgoglio per tutta la provincia, come ha ricordato il Presidente, Giandomenico Genta: «Fondazione appoggia volentieri queste iniziative, che puntano a creare una rete tra i comuni. Penso che sia un porgetto importante per far capire che come si può migliorare qualità della vita ed essere più responsabili».

Ad sostegno dell’evento anche l’ASL CN1, felice di poter aiutare un progetto che investe sulla prevenzione prima ancora che nella cura.

La serata, è stata accolta molto bene dal pubblico in sala che ha posto molte domande, tecniche e personali ai due ospiti d’onore; Chicco Blengini ha spiegato che non esistono ricette per poter fare il CT piuttosto che l’allenatore e non ci sono regole per capire quando sia giusto far andare in panchina un titolare piuttosto che chiedere un time out. Lui e Wout Wijnsmans hanno posto l’attenzione su un fattore fondamentale: la comunicazione, asse portante di tutte le relazioni umane, specialmente tra giocatori, allenatori e società sportive.

La BRE Lannutti Cuneo ritirò la maglia numero 7 quando Wout lasciò la squadra: per lui una grande emozione; Cuneo gli ha lasciato nel cuore sicuramente l’amore per lo sport, ma anche molti insegnamenti umani. Il campione ha ricordato in particolare Walter Lannutti che capì la sua necessita di lasciare la squadra dopo tanti anni e Giusy Bertolotto, addetta stampa del Cuneo. L’ex capitano ha raccontato che dopo aver lasciato la squadra ha giocato per un anno in Cina e nonostante le differenze culturali e alimentari, ha spiegato che anche a Pechino esiste un grande amore e rispetto per lo sport.

Molti dei presenti in sala ricordavano le più grandi imprese della BRE Lannutti Cuneo, in video la risposta di Wout Wijsmans alla domanda: “Quando siete scesi in campo per lo scudetto non sembravate pronti a vincere, qual è stata la molla che vi ha consacrati campioni?”