Lo sport aiuta a prevenire e ad affrontare meglio la malattia oncologica

Nel Salone d'Onore del Comune di Cuneo si è svolto un incontro dal titolo "Vivi, ama, corri - Lo sport aiuta l'anima" organizzato dall'associazione "Donna per Donna"

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L’attività sportiva si conferma uno dei fattori più importanti in grado di ridurre la possibilità di ricaduta in caso di pazienti oncologici. Inoltre, almeno 150 minuti a settimana di attività moderata sono in grado di ridurre del 20% e del 28%, rispettivamente le probabilità di tumore al seno e al colon.

Sono solo alcuni dei tanti messaggi e spunti di riflessione emersi durante l’incontro “Vivi, ama, corri – Lo sport aiuta l’anima” che si è svolto mercoledì 20 marzo a Cuneo in un Salone d’Onore del Comune gremito in ogni ordine di posto. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione “Donna per Donna” Cuneo in occasione dei 20 anni dalla sua fondazione all’interno della kermesse “8 marzo e dintorni” dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cuneo.

Ad aprire l’incontro, moderato da Silvana Gallizio, vice presidente di associazione “Donna per Donna” Cuneo, è stata la presidente della associazione Ivana Pane: “Vedere così tanta gente ci riempie i cuori e ci incoraggia ad andare avanti con lo stesso spirito positivo con cui le fondatrici hanno creato l’associazione Donna per Donna insieme al dottor Rattazzi – ha dichiarato –. Lo sforzo è delle volontarie che settimanalmente da ormai 20 anni prestano servizio e sono in grado di aiutare psicologicamente le pazienti nel corso della malattia”.

Dopo i saluti dell’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Cuneo, Cristina Clerico, che ha ricordato l’importanza di dibattere su temi fondamentali e condividere emozioni ed esperienze, ha preso la parola la scrittrice Rosangela Percocco, autrice del libro “L’insegnamento di Leonardo Cenci. Il malato oncologico e come affrontare la malattia” di cui ha letto alcuni passi. “Nel raccontare la storia di Leo (primo italiano a terminare due maratone di New York con un cancro in atto nel 2016 e 2017 e morto lo scorso gennaio, ndr), che avrebbe dovuto essere qui con noi, ho cercato di essere la sua voce – ha detto –; è stato un uomo straordinario, potenza ed energia allo stato puro, con un sorriso così grande da conquistare tutti. Due frasi che diceva spesso: ‘bisogna circondarsi di cose belle’ e ‘il cancro con me è stato sfigato’. Con la sua caparbietà dalla ‘sentenza’ di 4 mesi di vita è arrivato a 6 anni di convivenza con la malattia. Il suo insegnamento è di esempio per tutti i malati che si trovano a combattere la loro battaglia”.

Il ruolo fondamentale dell’attività sportiva e di una sana alimentazione in ambito oncologico è stato al centro dell’intervento della dottoressa Ornella Garrone, responsabile Breast Unit – S.C. Oncologia, A.S.O. S.Croce e Carle Cuneo, che ha sottolineato come uno stile di vita equilibrato sia fondamentale per ridurre il rischio di malattie oncologiche. Grazie a screening tempestivi e terapie adiuvanti, i tumori al seno oggi possono comunque essere affrontati con un grado di sopravvivenza nei cinque anni successivi alla diagnosi dell’88% in Piemonte.

Daniela Rubini, infermiera e maestra federale della Scuola Italiana di Nordic Walking, ha sottolineato, poi, ai presenti i tanti benefici della disciplina nata in Finlandia e diffusasi sempre di più anche in Italia, così come a Cuneo. Toccante, infine, la testimonianza di Ada Quaranta, vincitrice di due medaglie, nella staffetta e nel Nordic Walking, agli Oncology Games di Roma 2018, un progetto nato proprio da un’idea di Leonardo Cenci: “Il malato oncologico, visto dall’esterno, sembra normale, ma in realtà vive una vita che non è più come quella di tutti gli altri – ha raccontato –, ecco perché sull’esempio di Cenci, che vedeva il ‘limite’ come un orizzonte da superare, ho deciso di partecipare agli Oncology Games. Un’esperienza emozionante che mi ha fatto dimenticare per un po’ la mia condizione e mi ha fatto sentire come tutti gli altri”.