Riparte la stagione dei Castelli in Langa: riapre il Castello di Serralunga d’Alba

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Apertura sette giorni su sette per il WiMu di Barolo e debutto della stagione 2019 al castello di Serralunga. Sboccia la primavera in Langa e i manieri della Barolo & Castles Foundation riprendono l’attività con nuovi orari per i visitatori e iniziative in cantiere.

Il Museo del Vino di François Confino, che dopo la pausa invernale ha già riaperto i battenti nei fine settimana, tornerà a essere operativo sette giorni su sette a partire da sabato 16 marzo, con orario continuato dalle 10,30 alle 19,00 (ultimo ingresso alle 18,00). Già programmate le visite del “WiMu delle famiglie”, ogni prima domenica del mese, e nuove iniziative che riguardano in particolare una serie di esposizioni temporanee diffuse e itineranti delle etichette del WiLa, selezionate tra la ricca collezione di oltre 282 mila esemplari del Fondo Cesare e Maria Urbani e ospiti, nelle prossime settimane, in alcune suggestive location del territorio di Langhe e Roero.

Sabato 16 marzo riapre ai visitatori anche il castello di Serralunga d’Alba, tra gli esempi meglio conservati di castello nobiliare trecentesco del Piemonte, di proprietà dello Stato e in capo al Polo museale del Piemonte, la cui gestione è affidata da sei anni alla Barolo & Castles Foundation. Il maniero sarà come sempre visitabile con accompagnamento guidato ogni sabato, domenica e giorno festivo dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 18,30. A partire dal Primo maggio e fino a fine ottobre l’apertura sarà estesa anche al lunedì, giovedì e venerdì dalle 14,30 alle 18,30. Poi ancora, fino al 10 novembre, lunedì, giovedì e venerdì (14,30-17,30) e sabato, domenica e festivi (10,30-13,30 e 14,30-17,30), e a seguire aperture nei weekend e festivi fino all’Immacolata.

«Comincia un nuovo, ricco anno di attività per i castelli della Fondazione – dice il presidente della Barolo & Castles Foundation, Paolo Damilano –. Stiamo lavorando a una serie di eventi e novità che coinvolgeranno Barolo, Serralunga e Roddi grazie soprattutto al prezioso contributo del Comitato scientifico che si è insediato a inizio anno e che comprende vari rappresentanti di enti locali, consorzi del vino e associazioni e storici e preparati promotori di cultura che da tempo sono impegnati sul territorio e ne conoscono le dinamiche. Tra i prossimi progetti, ci concentreremo per organizzare un importante evento di inizio estate dedicato ai patriarchi del vino dei territorio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato».

c.s.