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Giuseppe Bernocco è l’“Ancalau” 2019 “local-global”

Sarà premiato a Bosia domenica 23 giugno a fianco delle promettenti “start-up” giovanili

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Fissata la data, com’è or­­mai tradizione, la pe­nultima domenica di giugno, è partita la macchina organizzativa del premio “Ancalau” 2019 di Bo­sia che, com’è noto, si incentra sul­l’or­mai celebre sfida tra i progetti di “start-up” dei giovani nell’àmbito della quale al vin­ci­tore van­no i 10.000 euro messi in palio da “Eataly”, ma laurea anche, ogni anno, un im­pren­di­tore che abbia messo in luce le spiccate doti di “ancalau” (l’“an­calau” in dialetto di Langa è “colui che osa”), partendo da una dimensione locale e via via conquistando consensi e successi sui mercati internazionali.
Da quando è stato istituito il premio “Ancalau local-global” è stato attribuito al “Mulino Mari­no” e alla famiglia Marino, al ca­seificio “Alta Langa” e alla famiglia Merlo, al birrificio “Baladin” e a Teo Musso.
Nel 2019 il premiato scelto dalla associazione culturale “Anca­lau” è il cheraschese Giuseppe Bernocco per le sue molteplici attività in campo tecnologico-industriale e, in ultimo, ma non certo ultima, per la scelta di far rivivere il prestigioso, popolare e amatissimo marchio “Galup”, l’industria dolciaria di Pine­ro­lo entrata nell’al­bese “Tcn Group” guidato dallo stes­so Bernocco.
La premiazione av­verrà durante la giornata del 23 giugno, come sempre a Bosia, nel corso di un’intervista in piaz­za che darà modo di conoscere al pubblico presente il grande talento e la pari modestia della personalità premiata.
«Per regolamento nulla ci impedirebbe di premiare imprenditori di ogni parte di Italia e anche del mondo e non escludo che questo accadrà prima o poi», commenta Silvio Saffirio, presidente dell’associazione culturale “Ancalau”. «Ma il serbatoio di au­­­tentici “ancalau”, ovvero di talenti imprenditoriali del nostro territorio di Langa e della Granda si è rivelato talmente vasto da sembrare quasi inesauribile. Dun­que, prima di veleggiare per altri lidi, vogliamo riconoscere le grandi figure che sono tra noi, e­spressioni della nostra capacità di pensare, di osare e di fare».
Il programma completo della intensa giornata del premio sarà comunicato tra poche settimane.
Frattanto sono aperte, per le ec­cellenze enogastronomiche e artigianali del territorio, le prenotazioni degli spazi espositivi del­l’ormai classica rassegna “Alta Langa in vetrina” che farà da cornice anche all’edizione 2019 del premio “An­ca­lau”.
«Ogni anno abbiamo più richieste di spazi di quante ne riusciamo a soddisfare e non è soltanto perché concediamo gratis lo spazio, ma per la qualità e la quantità dei visitatori. Pertanto consiglio di telefonare al più presto al Co­mune di Bosia», è il commento di Ettore Secco, sindaco di Bosia e anima organizzativa della manifestazione che rende per un giorno il piccolo paese la capitale mo­rale dell’alta Langa.
L’immagine sopra ritrae Saffirio e Secco con sullo sfondo il murale dedicato alla scrittrice cheraschese Gina Lagorio realizzato nel 2017 dall’artista Silver Veglia, nell’àmbito di un’altra geniale iniziativa varata a Bosia, costituita dal dedicare ogni anno la parete di un edificio del paese a una personalità di rilievo che abbia portato benefìci al territorio con la propria opera.
L’anno scorso toccò a Luigi Ei­naudi, il primo presidente della Repubblica, mentre nei primi tre anni dell’iniziativa la scelta cad­de su Cesare Pavese, Beppe Fe­noglio e Giacomo Morra.
Il premio “Ancalau” anche que­st’anno è sostenuto con convinzione dagli “sponsor” “Eataly”, Banca d’Alba e gruppo “Egea” e ha come “me­dia partner” il settimanale “IDEA” e il quotidiano “La stampa”.

BaNNER
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