Fondazione CRC: cresciuto del 15% il numero di visitatori alle mostre promosse nel 2018

Oltre 35.000 le presenze agli eventi culturali organizzati a Cuneo, Alba e Mondovì. Confermato il successo dello Spazio Innov@zione e degli eventi collaterali alle mostre, tra cui le visite guidate per le scuole

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Sono cresciuti del 15% rispetto all’anno precedente i visitatori delle mostre d’arte e degli eventi culturali organizzati dalla Fondazione CRC nel corso del 2018. Il ricco programma espositivo che ha coinvolto Cuneo, Alba e Mondovì, da poco conclusosi con la chiusura della mostra su Kandinskij e sulla pinacoteca Magda e Giuseppe Bongioanni, ha registrato oltre 35 mila presenze. Dopo i significativi risultati del 2017, l’ulteriore incremento registrato nella stagione 2018 è un segnale concreto che la scelta di offrire iniziative artistiche e culturali di alta qualità e di promuovere formule che favoriscono l’accessibilità e la fruizione da parte delle diverse fasce di pubblico, sta portando i suoi frutti.

“A partire dal 2017, in occasione delle celebrazioni per i 25 anni di attività, la Fondazione CRC ha intrapreso importanti progetti per avvicinare la cittadinanza al mondo dell’arte. A chiusura del primo biennio, non possiamo che esprimere orgoglio e soddisfazione per i risultati raggiunti – commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC –. Grazie alla partnership con alcune tra le istituzioni culturali più accreditate in Italia – la GAM di Torino, la GAMeC di Bergamo, il Castello di Rivoli e il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale –, il coinvolgimento attivo dei Comuni di Cuneo, Alba e Mondovì e la presenza di opere di artisti di notorietà internazionale, abbiamo realizzato progetti di assoluto rigore scientifico, ma anche di forte appeal, capaci di destare l’interesse della comunità locale e di attrarre turisti. Per coinvolgere nuovi pubblici abbiamo promosso un vasto calendario di iniziative collaterali, in particolare per la mostra cuneese realizzata in collaborazione con la GAM,che ha permesso ai tanti visitatori di scoprire ogni volta un punto di vista inedito sulle opere esposte”.

Tra le oltre 35 mila persone che hanno visitato le diverse sedi espositive a Cuneo, Mondovì e Alba, 5.000 in più rispetto al 2017, gli studenti dei diversi ordini di scuole sono stati circa 3.500. Su tutte le iniziative, grande successo ha registrato il percorso “Bob Kennedy The dream Emotional Experience” allestito presso lo Spazio Innov@zione di via Roma, vera e propria galleria virtuale immersiva realizzata con una tecnologia inedita e particolarmente innovativa. La mostra su Kennedy, incentrata sul messaggio politico, economico e umano di cui RFK si è fatto portatore, è stata visitata da oltre 12 mila persone.

Ottimi risultati è tornato a produrre ad Alba il connubio tra le eccellenze dell’alta gastronomia e quelle dell’arte. Tanti dei turisti presenti in Langa in occasione della Fiera del Tartufo hanno potuto ammirare l’esposizione “Emilio Vedova dalle collezioni del Castello di Rivoli”, ospitata nella Chiesa di San Giuseppe.

A seguire, da ottobre a gennaio, si è tenuta in San Francesco a Cuneo la grande mostra sui maestri italiani del dopoguerra “Noi continuiamo l’evoluzione dell’arte. Arte informale dalle collezioni della GAM – Torino” con opere di Alberto Burri, Lucio Fontana, Carla Accardie Giuseppe Capogrossi, per citare solo alcuni tra i nomi più importanti. L’evento sull’arte informale, che segue quello dello scorso anno sulla Pop Art, ha confermato l’interesse del pubblico per le grandi mostre tematiche sulle principali correnti che hanno interessato la produzione artistica italiana.

Ricco e variegato è stato il programma di iniziative collaterali che ha accompagnato la mostra, con 26 visite guidate tematiche, 3 conferenze, il weekend musicale “Acustiche informali”, 6 laboratori artistici per bambini, 3 eventi di “Meditazione informale”. Sono state, inoltre, 38 le classi delle scuole elementari e medie che hanno partecipato ai laboratori didattici e 30 quelle delle superiori coinvolte nelle visite guidate. Hanno visitato la mostra anche gli ospiti di tre centri per persone con disabilità intellettiva. In totale, hanno partecipato alle attività collaterali oltre 2.600 persone, tra cui circa 1.500 studenti.

Nell’autunno-inverno, da novembre fino a inizio febbraio, il Museo della Ceramica di Mondovì ha ospitato “Kandinskij. L’armonia preservata”. Anche in questo caso un’iniziativa nel solco di quanto realizzato nel 2017 con la mostra su Manet: progetti incentrati su una singola opera, presentata non solo per il suo valore artistico ed estetico, ma anche per svelare al pubblico le complesse indagini e i lavori realizzati per garantirne la conservazione.

Il 2018 è stato, infine, l’anno in cui hanno preso il via le prime due importanti azioni di valorizzazione delle collezioni di cui la Fondazione è entrata in possesso grazie al progetto “Donare”. Grande interesse e una partecipazione davvero inaspettata di pubblico sono stati generati dalla mostra “Michele Pellegrino. Una parabola fotografica”: una selezione di circa 70 fotografie, suddivise in sezioni tematiche che hanno percorso tutta la produzione artistica del fotografo di Chiusa Pesio, provenienti dall’archivio donato alla Fondazione CRC a fine 2017. È seguita, in autunno, “Le quattro stagioni della Pinacoteca Bongioanni”, un vero e proprio omaggio alla famiglia che per cinque generazioni ha collezionato le opere di artisti legati per nascita o per le vicende della vita a Mondovì e, in particolare, a Edmondo Bongioanni che ha deciso di farne dono alla Fondazione.

cs