Salta la fusione Alstom-Siemens, Bergesio (Lega): “Salvaguardare produzioni e stabilimenti sul territorio”

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Prendo atto della decisione Ue che ha bloccato il progetto di fusione tra Alstom e Siemens. La vicenda riguarda da vicino l’Italia e, in particolare, il territorio piemontese, data la presenza di Alstom con un centro di eccellenza a Savigliano, in provincia di Cuneo. Alla luce di quanto emerso occorre valutare il piano industriale dell’azienda: è opportuno che anche Alstom si assuma le sue responsabilità, garantendo fin da subito che le commesse per la produzione di treni italiani vinte dall’azienda vengano prodotte in Italia, e non esternalizzate al di fuori dei confini nazionali.

Dal confronto con i sindacati è emerso che ormai il 70% della produzione viene effettuato fuori dall’Italia e solo il 30% a Savigliano: vigileremo e manterremo alta l’attenzione affinché l’azienda, che ha percepito finanziamenti dal governo italiano nell’ambito del piano dell’industria 4.0, investa nel nostro Paese, come non hanno mai fatto i Governo precedenti, tutelando gli stabilimenti produttivi, i posti di lavoro e l’indotto a essi collegati.

Bisogna salvaguardare le nostre eccellenze produttive e i lavoratori: è necessario che il Governo ponga l’attenzione anche sulle attività dei fornitori che vincono appalti come questi, per i quali le produzioni devono essere effettuate in Italia“.

Lo dichiara Giorgio Maria Bergesio, senatore piemontese della Lega che già il 26 gennaio ha depositato una interrogazione al senato verso il MISE.