Asti: disposte misure personali e patrimoniali speciali per un pregiudicato di 34 anni

I reati: rapine ai danni di anziani, furti in abitazione, lesioni personali, sostituzione di persona, possesso di segni distintivi falsi.

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Nell’ambito  di una complessa attività di natura investigativa e patrimoniale svolta dalla Polizia di Stato della Questura di Asti e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Asti, tesa all’aggressione dei patrimoni criminali, ed a seguito di proposta congiunta di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Procuratore della Repubblica di Asti e dal Questore di Asti, il Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione ha emesso decreto, ai sensi della normativa antimafia, ha disposto nei confronti di un uomo di  34 anni,  l’applicazione di una misura di prevenzione personale e patrimoniale.

Le attività di indagine pregresse, svolte dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato, nonché i vari controlli su strada, avevano evidenziato nel tempo la personalità dell’uomo già destinatario nel 2017 di una misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Asti, che non ha sortito effetto sulla condotta delinquenziale del soggetto che nel tempo si è via via acuita facendogli collezionare numerose denunce per inosservanza agli obblighi della sorveglianza.

In particolare nel 2018, tra i mesi di maggio ed ottobre, si sono evidenziati numerosi episodi delittuosi avvenuti fra le province di Asti, Alessandria, Vercelli, Cuneo, Piacenza e Genova che lo hanno visto come protagonista, per nove dei quali, grazie alle minuziose indagini della Squadra Mobile di Asti, il Tribunale di Asti  ha disposto la custodia cautelare in carcere, eseguita il 25 ottobre.

Il soggetto si è reso responsabile infatti, unitamente ad altri soggetti pluripregiudicati, di rapine ai danni di anziani, furti in abitazione, lesioni personali, sostituzione di persona, possesso di segni distintivi falsi, usurpazione di titoli, quasi tutti avvenuti con la cd. modalità dei “ falsi carabinieri”, simulando perquisizioni, inventando reati inesistenti e simulando arresti di complici, comportamenti che anche con l’uso della violenza, hanno di fatto consentito alla banda di accedere alle abitazioni delle vittime, raggirandole e facendosi consegnare dalle stesse oro, denaro e beni in loro possesso, in alcuni casi per valori di decine o centinaia di migliaia di euro.

Gli accertamenti svolti hanno consentito di scoprire che l’uomo ha utilizzato i proventi della propria attività criminosa per l’acquisto di 4 autovetture, tutte fittiziamente intestate ad altro soggetto, ed utilizzate anche per commettere i reati. Le misure patrimoniali, che incidono pesantemente sui proventi dei delitti, seppure   ci si avvalga di prestanome, rappresentano una delle efficaci modalità di contrasto delle organizzazioni criminali.

 

cs