Soppressione linea autobus RT Cuneo-Mondovì: “Un problema per studenti e famiglie”

Le modifiche riguardano la linea della RT Piemonte che da Cuneo va ad Imperia,  toccando Margarita, Morozzo, Rocca de’ Baldi e Magliano Alpi: il punto sulla situazione ed il commento dei sindaci dei comuni interessati

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Continua a far discutere la decisione di sostituire la linea diretta Mondovì-Cuneo; come è già stato ampiamente descritto da altri media locali, la “soppressione”  di cui parla il comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi dal Comune di Mondovì NON riguarda la linea 176 che da Mondovì giunge a Cuneo passando da Pianfei e Beinette, ma la linea della RT Piemonte che da Cuneo va ad Imperia,  toccando i comuni di Margarita, Morozzo, Rocca de’ Baldi e Magliano Alpi.La notizia diffusa dal Comune di Mondovì ha avuto l’effetto: aiutare a far luce sul problema di  cui pochi erano a conoscenza.

Nessun “j’accuse” pertanto, nei confronti della società dei trasporti, né allarmismo, solo la necessità di rappresentare e dare voce a quei paesi e a quelle famiglie che hanno appreso all’improvviso  le modifiche apportare al trasporto.

Infatti, come ci ha spiegato il sindaco di Morozzo, Mauro Fissore, le amministrazioni dei comuni interessati sono venute a conoscenza delle modifiche solo dopo i disagi manifestati da alcune famiglie. Abbiamo raggiunto telefonicamente il primo cittadino per capire quali siano le reali conseguenze di queste modifiche.  «La nostra perplessità nasce dal fatto che chi ha deciso ha sottovalutato la situazione reale, probabilmente non tenendo conto degli utenti che maggiormente usufruiscono del servizio: gli studenti. Inoltre noi abbiamo appreso la notizia il primo giorno di scuola dal rientro dalle vacanze natalizie, quando alcune famiglie hanno chiesto spiegazioni al comune.»-  ha spiegato Mauro Fissore:«Auspichiamo che la società dei trasporto tenga conto delle problematiche e possa proporre una soluzione che venga incontro anche alle esigenze dei  nostri comuni».

La società Bus Company ha già provveduto a chiarire che la linea 176 Mondovì-Cuneo  non sarà soppressa e che le modifiche riguardanti la linea RT Piemonte comprenderanno un sistema di coincidenze, in sostituzione del pullman diretto, con interscambio di fronte alla stazione di Magliano Alpi. Questo era chiaro alle famiglie perché lo hanno già sperimentato gli studenti il 7 gennaio, con sorpresa.

«Questa riorganizzazione certamente è dovuta a una questione di costi, ma il primo problema da affrontare è ben diverso e riguarda le famiglie: dobbiamo ricordare che quel pullman è utilizzato soprattutto ragazzi minorenni  che saranno obbligati a scendere dal primo mezzo per attendere sul piazzale antistante la stazione ferroviaria di Magliano Alpi, la coincidenza, che non è detto arrivi sempre puntuale» – ci ha spiegato Bruno Curti, sindaco di Rocca de’ Baldi.

Ancora sembra che non ci siano problemi?

La stazione ferroviaria di Magliano Alpi non dispone di sala d’aspetto ed è abbandonata a se stessa, complice anche la diminuzione dei treni che fanno fermate qui, non è certamente un luogo adatto a dei ragazzi minorenni che fino a qualche settimana fa potevano arrivare a scuola con un diretto.

«Le modifiche comporteranno inevitabilmente delle modifiche orarie, ma chi garantisce che la coincidenza sia sempre puntale? Scriveremo una lettera con le famiglie, indirizzata all’Assessore ai trasporti,  noi accettiamo questa scelta, ma è giusto far sapere che esistono dei problemi e delle conseguenze evidenti».

Come già evidenziato anche dall’assessore all’istruzione del comune di Mondovì, Luca Robaldo, tra questi paesi quelli più vicini a Cuneo, se indecisi sull’iscrizione alla scuola superiore, opteranno per iscriversi in provincia piuttosto che a Mondovì soprattutto se i trasporti risulteranno più efficienti.

Seppur non direttamente toccato dalle modifiche, Il Sindaco di Beinette, Lorenzo Busciglio, ha espresso la sua solidarietà agli altri sindaci: «Il mio comune non è direttamente interessato da questo cambiamento, ma senza dubbio la società dei trasporti avrebbe dovuto consultarsi con i sindaci dei paesi coinvolti o per lo meno comunicare in maniera differente la notizia».