Qualità dell’aria in provincia di Cuneo: nel 2018 per la prima volta rispettati entrambi i limiti stabiliti per il PM10

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Da quando, negli anni 2002-2003, è iniziato il monitoraggio della qualità dell’aria in provincia di Cuneo, il 2018 è stato il primo anno in cui entrambi i limiti stabiliti dalla normativa vigente per il PM10 – media annuale e giorni di superamento giornaliero – sono stati rispettati su tutto il territorio provinciale.

Mentre il limite sulla media annua viene ormai rispettato dal 2013, nella zona nord della provincia permanevano superamenti del limite stabilito per le concentrazioni giornaliere.

Questa parte della provincia costituisce l’estremo ovest della Pianura Padana e risente pertanto dell’inquinamento di fondo che, a causa della conformazione orografica e delle emissioni presenti ristagna e condiziona tutto il bacino padano. La zona sud della provincia di Cuneo, che comprende anche il capoluogo, è caratterizzata da una maggiore ventilazione rispetto a quella nord. Tale ventilazione permette una migliore diluizione degli inquinanti, garantendo complessivamente un numero inferiore di superamenti del limite giornaliero ed una minore media annuale rispetto alla zona nord.

Nel grafico la banda grigia rappresenta l’evoluzione nel tempo del numero di superamenti del limite giornaliero riscontrato dalle diverse stazioni della provincia di Cuneo. Le oscillazioni tra i diversi anni sono dovute principalmente alle differenze meteorologiche, complessivamente è tuttavia evidente come la situazione dell’inquinamento da polveri sottili sia migliorata nel tempo, con una tendenza decrescente statisticamente significativa.

Partendo, nel 2003, da condizioni critiche, con superamento del limite su tutto il territorio provinciale (nel 2003 il numero di superamenti era compreso tra i 75 misurati a Saliceto – Val Bormida- ed i 170 misurati nella città di Bra), dal 2013 la progressiva riduzione dei livelli di inquinamento ha consentito il rispetto del limite dei 35 superamenti nella zona sud della provincia. Condizioni di criticità sono state invece ancora riscontrate presso le stazioni di Alba e Bra fino al 2017; anno in cui la siccità dei mesi invernali ed autunnali ha favorito la crescita dei livelli di inquinamento in tutta la regione ed il numero di giorni di superamento sono arrivati rispettivamente a 57 ad Alba e 65 a Bra.

A differenza dell’anno precedente, il 2018 è stato caratterizzato da abbondanti e frequenti precipitazioni, che hanno determinato la periodica rimozione degli inquinanti ed impedito il verificarsi di lunghi periodi di accumulo. In tali condizioni meteorologiche si sono potuti apprezzare su tutto il territorio della provincia i risultati degli sforzi finora messi in atto nella riduzione delle emissioni in atmosfera degli inquinanti.

Il numero di superamenti del limite giornaliero è stato infatti inferiore ai 35 consentiti dalla normativa anche presso le stazioni di Alba e Bra, che per la loro posizione geografica risentono maggiormente delle situazioni di accumulo e dell’inquinamento diffuso che caratterizza il bacino padano. Tali stazioni sono rappresentative dei livelli di inquinamento medio dei centri urbani della zona nord della provincia di Cuneo.

c.s.