Borgo San Dalmazzo: rubavano le offerte in chiesa, arrestati dai carabinieri

Si tratta di un uomo e di una donna di origine sinti che i militari hanno sorpreso poco dopo il furto nella chiesa Santa Croce

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Si aggiravano con fare sospetto nei pressi della chiesa Santa Croce, a Borgo San Dalmazzo. Li hanno notati dei carabinieri in borghese, che hanno così consentito di portare all’arresto in flagranza di reato di due persone, un uomo ed una donna di etnia sinti, per furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

Dopo la prima fase di osservazione da parte dei militari, la coppia è stata fermata mentre si trovava in auto. Il controllo ha consentito di ritrovare, celato sotto il sedile del passeggero, un oggetto abilmente ideato per riuscire a rubare le offerte in chiesa. Nello specifico, si trattava di un sottile bastone di legno, alla cui estremità era attaccato un pezzo di plastica su cui era stata posta della sostanza viscida. Inserito nella fessura dell’offertorio, il marchingegno consentiva di “pescare” monete e banconote. Con lo stesso principio, veniva utilizzata anche una lenza, trovata addosso alla donna, nascosta sotto i vestiti insieme a vecchie chiavi e cacciaviti.

Ma non era questo il loro unico modo di operare. Quando in chiesa non c’era nessuno, i due malviventi scardinavano direttamente la cassa dove erano custodite le offerte, per prelevarne il contenuto. Così avevano fatto poco prima di essere fermati, rubando circa 30 euro nella chiesa Santa Croce. La refurtiva è stata restituita al parroco, mentre i due soggetti sono stati arrestati.

“Siamo stati bravi e fortunati – ha dichiarato il comandante della compagnia dei carabinieri di Borgo San Dalmazzo Alberto Calabria -. Gli arresti sono il risultato dei controlli che svolgiamo regolarmente per limitare, prevenire e reprimere questi fenomeni delinquenziali”. Ha aggiunto Marco Pettinato, comandante del Reparto Operativo: “Ovviamente la cifra non è elevata, ma la cosa che più ci gratifica, in questi casi, è poter restituire la refurtiva a chi è stata sottratta”.