“Io, salvata da un vaccino”: le parole, via Facebook, della ragazza di Lagnasco colpita da meningite

La 19enne, che studia a Padova, ha raccontato la sua esperienza attraverso un lungo post: "Ogni vita va vissuta, tutelatevi con la prevenzione sanitaria a disposizione"

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“Sono convinta che sia importantissimo tutelare noi stessi e la nostra famiglia, perché ogni vita vale la pena di essere vissuta”. Così Benedetta Rosatello, la 19enne di Lagnasco colpita la scorsa settimana da una meningite da meningococco, in un passaggio del lungo post con cui sulla propria pagina Facebook ha voluto raccontare la propria esperienza, non con l’intenzione di “fare discorsi politicizzati, ma semplicemente gettare un po’ di luce sulla mia vicenda”.

E magari poter essere d’aiuto per far capire che alcune precauzioni, a volte, possono salvarti la vita. Proprio come è accaduto a lei, che dopo il ricovero a Padova, dove studia, nella Terapia intensiva dell’ospedale Sant’Antonio, e alcuni giorni di paura, ora sta meglio. “Ancora non avevo il vaccino per il ceppo B, ma ero già protetta grazie al tetravalente contro i ceppi A, C, Y e W – scrive “Bennie” su Facebook  -. Con ogni probabilità, proprio questo mi ha salvata concedendomi il tempo di arrivare in ospedale dove ho potuto iniziare da subito le cure necessarie”.

Poi, la riflessione: “Spesso ci dimentichiamo di questi pericoli che si celano nel mondo microscopico, viviamo le nostre vite, com’è giusto che sia, continuiamo a fare progetti per il futuro, amiamo, ridiamo, piangiamo e ci arrabbiamo. Tuttavia, non dovremmo mai scordarci che siamo esseri umani, non macchine impeccabili e prive di punti deboli”.

Quindi, il consiglio: “Trovo assurdo che, nonostante gli enormi progressi raggiunti in campo medico, si continui ad essere restii e indifferenti. Nessuna scienza è esatta, ma ciò non significa che bisogna sfuggire in toto i potentissimi strumenti di prevenzione sanitaria di cui siamo in possesso”. 

Benedetta conclude il suo post ringraziando i medici e gli infermieri che si sono presi cura di lei, i coinquilini che le hanno salvato la vita portandola tempestivamente in ospedale e tutti gli amici e i familiari che le sono stati vicino.  Ecco il post completo pubblicato su Facebook.