Home Attualità Fauna selvatica: “Il suo proliferare è ormai una questione di sicurezza pubblica”

Fauna selvatica: “Il suo proliferare è ormai una questione di sicurezza pubblica”

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L’incidente mortale degli scorsi giorni, sull’autostrada A1, provocato dal passaggio di un branco di cinghiali sulla tratta, ha spinto la Confagricoltura di Cuneo a ritornare su una questione annosa, per la quale si batte da anni: quella del contenimento della fauna selvatica. Il presidente provinciale Enrico Allasia commenta così il gravissimo episodio che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre, compresi alcuni bambini: “Il problema non è solo relativo ai danni provocati ai campi dei nostri agricoltori, ma è anche una questione di incolumità pubblica, come evidenzia purtroppo in tutta la sua gravità il fatto accaduto nel Lodigiano. Viviamo una situazione di totale emergenza a causa del proliferare ormai incontrollato di numerosi selvatici, su tutti cinghiali e caprioli, che provocano danni ingenti alle colture e generano gravi rischi per la sicurezza stradale. Ribadiamo, dunque, quanto sia necessario intervenire con urgenza per limitare la proliferazione della fauna selvatica”. 

Quanto successo è l’effetto del mancato controllo delle popolazioni di cinghiali che, nonostante i numerosi appelli della Confagricoltura e dei suoi agricoltori, è stato sempre sottovalutato. “Se ne parla da tanto tempo, ma non sono mai state prese misure efficaci e concrete – prosegue Allasia -. La fauna selvatica è così arrivata anche alle periferie delle città, da Nord a Sud, causando numerosi problemi. Ungulati e cervidi sono in aumento ovunque e sono responsabili di danni ingenti a persone, raccolti e strutture agricole”. L’incidente mortale degli scorsi giorni deve dunque richiamare con urgenza l’attenzione delle istituzioni su una questione che non è più prettamente agricola, ma di sicurezza vera e propria per i cittadini. “Siamo di fronte all’ennesima colpevole disattenzione. Ci aspettiamo che si intervenga tempestivamente per debellare un fenomeno che nuoce alla sicurezza dei cittadini e all’economia del Paese – conclude il numero uno di Confagricoltura Cuneo -. Apprezziamo che la Regione Piemonte, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, abbia approvato una delibera che stabilisce le indicazioni operative per l’approvazione ed esecuzione dei piani di contenimento numerico del cinghiale nei casi in cui non esistano metodi ecologici efficaci o perseguibili per tenerne sotto controllo la proliferazione. Chiediamo quindi che non si perda ulteriore tempo e che questa delibera sia presto efficace per il bene e la salvaguardia dei nostri agricoltori, ma anche degli automobilisti”.