Cuneo: operazione “Auriga”, scoperto giro di fatture false per oltre 7 milioni di euro (VIDEO)

Operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Cuneo: coinvolta un'azienda cuneese che commercializza pneumatici, due persone indagate

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Un giro di fatture false da oltre 7 milioni di euro è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Cuneo nell’ambito dell’operazione denominata “Auriga”. Un’indagine complessa, portata avanti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cuneo, che ha consentito di smascherare una frode fiscale nella commercializzazione di pneumatici che aveva anche connotazioni transnazionali.

Coinvolta una società di Cuneo, la V.S., rappresentata dal 55enne cuneese L.D., che emetteva fatture false vendendo pneumatici sotto costo e di fatto alterando la concorrenza di mercato. Oltre a lui, è indagato anche M.G., 71enne di Cuneo, già agente di commercio della stessa azienda.

Tutto è partito da un normale controllo fiscale avvenuto alla fine del 2013, da cui è emerso che la società aveva annotato fatture emesse da fornitori che operavano in settori economici non inerenti all’attività in questione, a loro volta risultati essere evasori totali.
Quindi le indagini, portate avanti con intercettazioni telefoniche e perquisizioni, hanno consentito di far emergere un quadro completo.

Due i modi in cui veniva evasa l’Iva: innanzitutto emettendo fatture per operazioni disparate e inesistenti, annotando in contabilità costi che in realtà non c’erano, abbattendo così i ricavi e i conseguenti utili; quindi veniva simulato che la merce andasse all’estero, quando in realtà non si muoveva. Si evitava così l’applicazione dell’imposta Iva, non prevista in caso di cessione in ambito europeo. Una frode carosello transazionale che ha interessato Francia, Spagna e Slovenia.

Il giro di fatture false accertate è di oltre 7 milioni di euro, per un’evasione di imposta di oltre 3 milioni di euro. Dopo aver delineato l’intero schema fraudolento, il Gip del Tribunale di Cuneo ha disposto il sequestro preventivo di 3 milioni di euro tra conti correnti, beni mobili e immobili dei due indagati.

Parallelamente, la Commissione Tributaria provinciale di Cuneo, accogliendo la proposta della locale direzione provinciale delle Entrate di adozione delle misure cautelari a tutela del credito erariale, ha autorizzato il sequestro di ulteriori 3,5 milioni di euro di beni intestati alla società V.S. I due indagati, rinviati a giudizio, rischiano fino a 6 anni di carcere.

Ai nostri microfoni, spiega i dettagli dell’operazione Gabriele Izzo, comandante della Sezione Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cuneo.