Saluzzo: importanti novità sulla Chiesa di San Giovanni (VIDEO e FOTO)

Nella sede della Diocesi, presenti il Vescovo di Saluzzo Mons. Cristiano Bodo; il primo cittadino Mauro Calderoni; l'arch. progettista Paolo Bovo, l'arch. Silvia Gazzola e la dott.ssa Sonia Damilano

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Sorrisi tra il Mons. Bodo (primo da destra) e il sindaco Calderoni (primo da sinistra) (foto Danilo Lusso - Ideawebtv.it)

Alla sede della Diocesi di Saluzzo, questa mattina, sono state illustrate le importanti novità riguardanti la Chiesa di San Giovanni (splendido esempio di architettura gotica), nell’ottica della pastorale, tutela e valorizzazione.

Presenti il Vescovo di Saluzzo Mons. Cristiano Bodo; il primo cittadino Mauro Calderoni; l’arch. progettista Paolo Bovo, l’arch. Silvia Gazzola, funzionario di zona della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici; la dott.ssa Sonia Damilano dei beni culturali della Diocesi saluzzese.

Prima della costruzione del Duomo, la chiesa era l’edificio di culto più importante della città. Sede dei Domenicani dal 1325, subisce notevoli cambiamenti strutturali nel corso dei secoli: dalla modificazione di orientamento dell’ingresso, all’ampliamento a tre navate, alla costituzione del complesso conventuale e successiva costruzione di cappelle laterali.

Il 13 dicembre del 2017 Mons. Bodo comunica agli eredi individuati, l’intenzione di acquisire il formale titolo di proprietà della Chiesa di San Giovanni, da parte della Diocesi. Il 4 luglio 2018 c’è l’ammissione, di San Giovanni, alla Parrocchia della Cattedrale Maria Vergine Assunta con sede in Saluzzo, in quanto sussidiaria.

Nel 1997-1998, la facciata fu oggetto di consolidamento, risanamento e restauro; nel 2010 il Politecnico di Torino presenta agli enti finanziatori, il progetto di ricerca “La Cappella dei Marchesi”; Il Ministero (nel 2013) mette a disposizione 50000 Euro per il recupero di affreschi; nel corso del 2016, la CrSaluzzo e la CrTorino, fanno erogazioni importanti per il restauro del coro ligneo.

Il primo lotto di lavori di restauro, con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, ha l’obiettivo di eliminare le principali cause del degrado ai danni della Chiesa, con lavori stimati in 2.300.000,00 Euro. Nell’agosto scorso, la Cei ha ammesso una richiesta di contributo pari a 630.000 Euro: per il restauro completo del tetto e del campanile.

Il reperimento di ulteriori risorse è in corso, per avviare il restauro della Cappella marchionale: 364.302,55 Euro il consolidamento strutture lapidee esterne alla Cappella marchionale; 56.920,12 Euro il restauro delle finestre della Cappella; 20.241,20 Euro le prove campione per il consolidamento dei conci lapidei delle aperture della Cappella.

Tra dicembre 2018 e gennaio 2019, il conseguimento dell’autorizzazione alle opere da parte della Sopraintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo; con l’apertura dell’istruttoria da parte dell’Ufficio Nazione Beni Culturali Edilizia della Cei.

Da gennaio e giugno 2019, il decreto di assegnazione da parte della Cei e conseguente inizio lavori, entro e non oltre 8 mesi dalla data del decreto. 2019-2022, il periodo entro il quale compiere e rendicontare i lavori.

Ringrazio Mons. Bodo per la sua grande disponibilità. Sono tanti anni che portiamo avanti il recupero di uno degli edifici più importanti del territorio. Volgeremo lo sguardo, anche, alla Cappella dell’Addolorata e alla sacrestia. Abbiamo risolto la questione della proprietà. Il tutto è come un regalo anticipato di Natale” ha detto Silvia Gazzola, funzionario di zona della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.

Un’opera importante nella sua complessità. Le fasi del progetto attuale, uno stadio unico di progettazione con tre lotti di interventi separati” è la chiosa l’arch. progettista Paolo Bovo.