Alba: lo storico Sferisterio Mermet non è più proprietà privata

Il Sindaco Maurizio Marello: «Ora dobbiamo lavorare alla ristrutturazione pensando alla sua sostenibilità con attività collaterali»

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Dal 28 novembre scorso lo storico Sferisterio Mermet di Alba non è più proprietà privata ma è stato acquisito dalla fondazione Sferisterio Mermet che si è ufficialmente presentata al pubblico sabato 1 dicembre in sala “Vittorio Riolfo, alla presenza dei numerosi soci e dell’Amministrazione comunale, con il Sindaco Maurizio Marello, l’assessore al Bilancio Luigi Garassino e l’assessore ai Lavori pubblici Alberto Gatto.

Una lunga ed aggrovigliata vicenda quella dell’acquisizione del campo di pallapugno albese sintetizzata durante l’incontro dal Sindaco Maurizio Marello e dal presidente della fondazione Sferisterio Mermet Franco Drocco.

«Ci sono tante cose non dette che fanno la storia di questa intricata vicenda – ha detto il Sindaco Maurizio Marello – I numerosissimi incontri con Nando Vioglio nel mio ufficio in Comune, con il notaio Vincenzo Toppino, con la proprietà. Ci sta. La politica deve mediare componendo con fatica anche quando tutto è difficile. C’è stato il momento in cui il notaio Toppino venne a dirmi che voleva acquistare lo Sferisterio per ristrutturarlo e donarlo alla Città. Ne sono stato strafelice. Poi le trattative si sono arenate e quindi si è arrivati alla costituzione della Fondazione, in cui il notaio è un elemento importante. È stato meglio così perché il regalo di un privato ci avrebbe deresponsabilizzati, mentre con la Fondazione, il Comune ha fatto la sua parte con 200 mila euro, la Fondazione Crc ha messo 200 mila euro ed il notaio Toppino ha messo 300 mila euro e non basteranno. Questo lavoro di squadra tra cittadini ed istituzioni è importante per il futuro. Il Mermet non è più la questione di un privato ma torna ad essere una questione della città. Così può rinascere. Ora dobbiamo affrontare la ristrutturazione del Mermet pensando alla sua sostenibilità con attività all’interno come un punto ristorativo, un museo. Deve diventare un luogo di cultura, non solo di sport. Inoltre bisogna farlo rivivere riportando il pubblico sul campo di pallapugno. Continuerà ad essere un luogo di gioco del balon ma potrà diventare anche un’arena per spettacoli, come lo Sferisterio di Macerata che ospita dei concerti straordinari. Se ciascuno di noi fa un pezzo, lo Sferisterio diventerà un perno della cultura, dello sport, del turismo nella nostra città».

«Nel momento in cui mi sono reso conto che avremmo perso il Mermet ho iniziato a provare un senso di colpa – ha dichiarato il presidente della fondazione Sferisterio Mermet Franco Drocco – Da lì è nata la determinazione a fare qualcosa. Prima abbiamo fatto un comitato. Nel frattempo andava avanti la trattativa tra la proprietà ed il notaio Toppino. Quando abbiamo visto che non c’erano sbocchi abbiamo pensato di fare una battaglia. Ma poi abbiamo scelto di acquistare il sito senza litigare con nessuno. Abbiamo pensato che la fondazione poteva essere la strada giusta. La trattativa è stata non semplice. Abbiamo avuto l’appoggio e la soddisfazione dell’intero territorio. La prima a sostenerci è stata la Fondazione Crc. Il Sindaco Maurizio Marello ha preso a cuore la vicenda ed è riuscito a convincere i vecchi proprietari. Non so come ha fatto ma miracolosamente ci è riuscito. Inoltre, senza il notaio Toppino tutto questo non sarebbe stato possibile. Un giorno lo sferisterio sarà intitolato a lui».

Intanto, il notaio Vincenzo Toppino, patron della Torronalba Canalese, ha annunciato che dalla prossima stagione Bruno Campagno giocherà nello Sferisterio Mermet di Alba.

Durante l’incontro, lo storico Nando Vioglio ha presentato il volume “Mermet: dal 1857 patrimonio dell’albesità”. Sono anche intervenuti Fulvio Prandi, Piercarlo Grimaldi, ex rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Ezio Raviola e Giuliano Viglione entrambi vice presidente della Fondazione Crc.

Gisella Divino