Aperitivi in Musica 2018: due appuntamenti a Savigliano per il 25 novembre

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Elisa D'Auria (Foto www.elisadauria.com)

L’Associazione Amici della Musica di Savigliano, con il patrocinio e la collaborazione della Città di Savigliano, dell’Assessorato alla Cultura, della Consulta Cultura Promozione del Territorio, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il sostegno della Fondazione CRS e della Banca CRS, presenta l’edizione 2018 dei CONCERTI DELLA DOMENICA “Aperitivi in musica”.

Giunti alla 32° edizione, si svolgeranno a Palazzo Taffini fino a domenica 2 dicembre con la direzione artistica del M°. Ubaldo Rosso. Negli anni hanno mantenuto l’identico format: quattro eventi, un’ora di ascolto con artisti provenienti da ogni parte del mondo e al termine di ogni concerto l’aperitivo offerto con vini selezionati.

Domenica 25 novembre alle ore 10,50 si esibirà Elisa D’Auria al pianoforte con brani di Schumann e Chopin.

Carnegie Hall di New York; Musikverein di Vienna, Sala Verdi e Teatro Dal Verme di Milano, Corbett Auditorium di Cincinnati, Polish Baltic Philharmonic Hall di Gdansk, Tianhe Cultural Center di Guangzhou, Teatro Grande di Brescia, sono solo alcune delle prestigiose sale internazionali che hanno ospitato e ospitano Elisa D’Auria, milanese per studi accademici, compiuti anche nel settore delle tastiere storiche e docente al Conservatorio di Trieste. Un bagno di romanticismo il programma! Uno Schumann autobiografico nell’affidare al pianoforte la passione per l’adorata Clara – «Il primo tempo è davvero quanto di più appassionato abbia mai scritto: un profondo lamento per te» scriveva il compositore nel 1836 – e l’amore per la letteratura con il criptico motto di Schlegel “Un suono silenzioso, teso, per chi presta segretamente orecchio” nell’indicare, sottotraccia agli abbandoni lirici del tema conduttore quanto alle impennate drammatiche, misteriose relazioni. Uno Chopin accolto nel mentre, dopo la mezzanotte, rivitalizza il salottiero cicaleccio con la poesia ossianica dei suoi celeberrimi notturni o esprime in tragitti armonici densamente evasivi la nostalgia della terra madre, lui “viandante” senza pace.

Elisa D’Auria svolge attività concertistica in Europa, in Asia e in America in sale rinomate tra cui Carnegie Hall di New York; Musikverein di Vienna; Sala Verdi e Teatro Dal Verme di Milano; Corbett Auditorium di Cincinnati; Polish Baltic Philharmonic Hall di Gdansk; Tianhe Cultural Center di Guangzhou; Teatro Grande di Brescia; Palais des Congrès di Montecarlo; Hahn Hall di Santa Barbara; Shanghai Oriental Art Center; Seiji Ozawa Hall e Koussevitzky Shed di Tanglewood; Grande Salle du Conservatoire di Ginevra etc. Fin dall’età di dodici anni, è stata solista con numerose orchestre tra cui la Polish Baltic Philharmonic Orchestra, la Finchley Chamber Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Bacau, l’Orquestra de Mallorca, l’Orchestra Philarmonia Mediterranea, la Joven Orquestra Leonesa.

E’ stata premiata, inoltre, in numerosi concorsi nazionali e internazionali in Europa e negli Stati Uniti, tra cui “Baltic International Piano Competition”, “Hastings International Piano Concerto Competition”, “Chopin– Schumann Piano Competition”, “Vila de Capdepera International Piano Competition”, “Anton Rubinstein International Piano Competition”. Suoi concerti sono stati trasmessi da emittenti radiofoniche e televisive in tutta Europa, tra cui RAI Radio Tre, Radio Classica, RSI Lugano e Radio Suisse Romande.

Nel 2016 è stato pubblicato il suo ultimo CD/DVD dall’etichetta Limenmusic. Molto interessata anche alla musica da camera, collabora con diversi artisti tra i quali la violinista Fanny Clamagirand, il pianista Josu de Solaun e il Faust-Quartett. Il suo repertorio spazia da Frescobaldi alla musica contemporanea di cui è un’interprete entusiasta e annovera lavori rari e preziosi come il concerto per pianoforte e orchestra di Ignaz Brüll. Ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Milano, perfezionandosi inoltre alla Scuola di Musica di Fiesole e alla Haute Ecole de Musique di Ginevra sotto la guida di Edda Ponti, Maria Tipo, Pietro De Maria, Arie Vardi, Konstantin Bogino, Sylviane Deferne, Jerome Lowenthal e Garrick Ohlsson. Ha ricevuto i preziosi consigli di Maria João Pires. Ha inoltre conseguito il diploma di clavicembalo e tastiere storiche con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

Nel 2014 è stata in residenza al Music Academy of the West Summer Festival in California, ove le è stata assegnata la Natalie Mac Fadden Memorial Fellowship. Nel 2015 è stata invitata presso il Tanglewood Music Center, organizzato dalla Boston Symphony Orchestra, dove le è stata attribuita la Felicia Montealegre Bernstein Fellowship e la Adele and John Gray Memorial Fellowship avendo, inoltre, l’opportunità di collaborare con artisti quali Michael Tilson Thomas, Ludovic Morlot e Andris Nelsons.

Nella stagione 2017/18 è artista in residenza presso la Fondazione “La Società dei Concerti” di Milano, per cui ha debuttato in Sala Verdi nel Maggio 2016. Nel gennaio 2018 è stata invitata a tenere un recital nella World Pianists Series a St. Martin- in-the-fileds. Attualmente è docente di pianoforte principale presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste.

DOMENICA 25 Novembre “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”

In serata, alle ore 21, all’Auditorium Mario Salvagno (confraternita della Croce Nera) spettacolo teatrale musicale:

ZENA (processo ad una strega). Testo e regia di Dacia Mariani. Con Barbara Amodio, Marco D’Alberti, Romano Talevi, Giovanna Beatrice dei Giudici, Gianluca Pezzino.

Compagnia “Le Nuvole Teatro” – Spettacolo in occasione della giornata contro la violenza sulle donne (con la collaborazione ed il patrocinio della Consulta Pari Opportunità e dell’ Associazione Mai + Sole).

Zena, scritto e diretto da Dacia Maraini che ha tratto la vicenda da una serie di studi storici condotti sull’oscuro periodo della Santa Inquisizione, affronta la difficile condizione della donna nella storia e delle violenze fisiche e psicologiche subite. Ambientato in Valdonnola nel 1512, l’opera racconta il processo e la condanna a morte per stregoneria di Zena, una povera donna che vive ai margini della societa’, mantenendosi come “guaritora” in cambio di pochi soldi o di un po’ di cibo. Un’attività che ha attirato su di lei le attenzioni della Santa Inquisizione sempre piu’ tirannica e sospettosa nei confronti delle donne che praticavano la medicina popolare

BARBARA AMODIO

Nasce a Taranto il 19/07/1971 in una famiglia di artisti: la madre è una nota pittrice, il padre è giornalista e scrittore, il fratello maggiore è musicista. A soli quattro anni debutta in un film-documentario per la RAI, girato ad Assisi, nel ruolo di Santa Chiara. A dieci anni arriva a Roma per lavorare nella compagnia di Cosimo Cinieri. L’artista di avanguardia ne scopre e ne comprende le capacità straordinarie e le affida, ancora bambina (a soli undici anni!) il ruolo difficilissimo di Lady Macbeth, per la sua versione storica e indimenticabile del Macbeth di Shakespeare, che venne rappresentato con grande successo anche, tra gli altri, al Teatro Argentina di Roma. Lo spettacolo vince il “Biglietto d’Oro” a Taormina. Dopo molti anni di lavoro con Cinieri e con altre compagnie, nel 1996 fonda con Gianni Afola, una propria compagnia: Le Nuvole Teatro.

c.s.