Fondazione CRC e Fondazione Cassa Risparmio di Bra, ecco la prima fusione in Italia

La firma è avvenuta a Cuneo: la realtà braidese viene incorporata dall'ente presieduto da Giandomenico Genta

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La prima fusione tra Fondazioni di origine bancaria in Italia è diventata realtà nella mattinata di oggi, venerdì 16 novembre, quando è stato firmato l’accordo per la fusione per incorporazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra in Fondazione CRC. Si tratta della prima operazione di questo genere in Italia, in attuazione di quanto previsto dal Protocollo Acri-MEF del 2015, che auspicava “forme di cooperazione e di aggregazione per il perseguimento di obiettivi comuni” tra fondazioni.

Nel concreto, l’operazione di fusione dovrà ricevere l’approvazione del MEF per procedere poi all’atto notarile di fusione, previsto per l’inizio del 2019. Il valore del patrimonio di Fondazione Cassa di Rispoarmio di Bra che verrà incorporato da Fondazione CRC ammonta a circa 30 milioni di euro, mentre è di 1,4 miliardi di euro il valore della Fondazione CRC. Sul piano dei contributi, il Braidese sarà definito come nuova area principale di operatività e si affiancherà alle tradizionali zone del Cuneese, dell’Albese e del Monregalese.

Tanta l’emozione nello Spazio Incontri della Fondazione CRC per una giornata storica. “Scriviamo oggi insieme la prima pagina di una nuova storia – ha esordito Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC -. Siamo sicuri che operazioni simili verranno ripetute su tutto il territorio nazionale. Questi accordi consentiranno di dare continuità e stabilità all’azione erogativa sui diversi territori. La scelta di superare le logiche campanilistiche è risultata vincente”.

“E’ stato un percorso breve e senza grandi ostacoli – ha aggiunto Donatella Vigna, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra -: abbiamo riempito insieme un foglio bianco, è stato fatto un lavoro collegiale, in cui tutti hanno sempre avuto fiducia nel prossimo, senza mai manifestare riserve”.

Giovanni Quaglia, presidente della Fondazioni di origine bancarie del Piemonte, ha applaudito l’operazione: “E’ stato un processo condiviso con il territorio e con il mondo dell’associazionismo, che si è sviluppato spontaneamente, senza forzature. Mettersi insieme è importante, significa essere più forti e solidi per poter rispondere meglio alle sfide future che ci saranno da affrontare”.

Presente anche il presidente nazionale di Acri, l’Associazione Casse di Risparmio Italiane, Giuseppe Guzzetti: “Oggi consacriamo un matrimonio ed un battesimo insieme. Il merito dell’operazione è dei due presidenti e dei loro consigli, senza la loro lungimiranza e disponibilità tutto questo non sarebbe stato possibile. Questa fusione è importante, un dono per le comunità”.