Annata agraria positiva in Piemonte, cresce export

Presentazione a Torino da parte di Confagricoltura dell’annata agraria. Confagricoltura Piemonte, "serve più attenzione da politica"

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Vigneti a Barolo in Piemonte in una foto di archivio senza data, 21 Giugno 2014. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Le bizzarrie climatiche hanno condizionato l’annata agraria 2018 in Piemonte: male le coltivazioni con raccolto a inizio estate, grano e orzo e la frutta precoce, bene mais e riso e la vendemmia.

Un calo del 20% ha accomunato la produzione di nocciole e castagne, ottimo il raccolto delle mele. E’ quanto risulta dalla relazione preparata dalla Confagricoltura piemontese, illustrata oggi a Torino.

Segnali di ripresa anche gli allevamenti zootecnici: dopo anni di grande crisi il mercato avicolo – pollo da carne, tacchini e uova; stabili i prezzi dei bovini di razze francesi, mentre continua il trend di crescita per la razza Piemontese.

Confagricoltura Piemonte, con l’intervento dei dirigenti delle Unioni Agricoltori, ha presentato a Torino il bilancio dell’annata agraria, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero e del direttore di Arpea Valter Galante. È intervento ai lavori l’on. Flavio Gastaldi della Commissione Agricoltura della Camera.

“Complessivamente – commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – l’annata può considerarsi positiva, anche per l’ottimo andamento delle esportazioni, in crescita di 200 milioni di euro, ma emerge con chiarezza che occorre riportare l’attenzione sul settore primario, rimettendolo al centro delle politiche regionali e nazionali”.