Se i flussi turistici tedeschi sono diventati così significativi per il turismo delle nostre colline una parte significativa del merito è senz’altro da attribuire anche alla “Famija albèisa”.
Ben 24 anni fa l’ente morale in­ventò una singolare manifestazione biennale tutta dedicata alla terra tedesca, nella città di Bö­blingen gemellata con Alba, con un titolo che suona ancora più cu­­rioso: “Kuli­narische Genüsse aus Al­ba”, vale a dire la rassegna dei migliori prodotti albesi per promuovere l’eccellenza della no­stra cucina e della tavola.
Böblingen è situata nel “land” del Baden-Württemberg, a pochi chilometri da Stoccarda, e, insieme con la città di Sindelfingen, rappresenta un ricco comprensorio di oltre 800.000 abitanti, sede di importanti aziende automobilistiche (Mercedes, Porsche) e di numerose multinazionali.
«La manifestazione è un grande re­galo che Alba e la “Famija al­bèisa” fanno a Böblingen», dis­se l’allora borgomastro Wolf­gang Lützner presentando l’edizione 2016 insieme con il sindaco di Al­ba, Maurizio Marello. «è stato raggiunto un livello qualitativo difficilmente migliorabile, ma a ogni edizione gli albesi ci stupiscono. Quest’anno hanno portato un “trifolao” con il suo cane per la ricerca simulata del tartufo. In questi oltre trent’anni di collaborazioni culturali ed enogastronomiche si sono creati contatti, amicizie e scambi relazionali di grande livello e di solida amicizia che sono il fondamento per creare quell’Europa unita che tutti vogliamo. Tutto quanto viene allestito, dalla bottega dei prodotti con la mescita dei vini, al “self-service”, al ristorante e con gli “stand” dei pro­dut­tori, è il sale di una manifestazione che riscuote grande successo in tutto il Baden-Würt­tem­berg. I valori di apertura, di ospitalità, di rispetto e l’universale linguaggio dello sport, dell’arte e della musica sono un’eredità che i nostri figli e nipoti trovano in questa manifestazione».
La “Kulinarische Genüsse” del 2018 sarà aperta al pubblico per tre giorni e si svolgerà il 9, il 10 e l’11 novembre.
Questa importante manifestazione enogastronomica porta a Bö­blingen le eccellenze agroalimentari dell’albese attraverso l’allestimento di un “self-service” con piatti tipici di antica tradizione e prodotti locali, un ristorante gestito da cuochi albesi, degustazioni guidate da esperti enologi e decine di “stand” dove si possono conoscere vini e prodotti gastronomici di qualità.
La manifestazione, alla quattordicesima edizione, è resa possibile dagli sforzi di tanti volontari che, oltre al cibo si impegnano a far conoscere la vivacità culturale, le bellezze artistiche e lo stile di vita dei territori di Alba, Lan­ghe e Roero.
La “Famija albèisa” è un ente morale costituito nel 1955 che ha tra le finalità la salvaguardia delle tradizioni e del patrimonio artistico culturale del territorio.
Tra gli eventi cittadini organizzati dalla “Famija”, un posto importante lo occupa, ogni due anni, la “Kuli­narische Genüsse aus Al­ba” che è diventata un evento consolidato e molto sentito dalla co­munità tedesca, atteso sempre con grande entusiasmo.
Un’ampia eco viene fornita dai giornali della zona e lo stesso Comune di Bö­blingen acquista spazi televisivi per promuovere l’evento.
La manifestazione anche quest’anno sarà allestita nel palazzo della Kongresshalle: un ampio e moderno complesso polivalente, in cui la “Famija albèisa” promuoverà tradizioni e territorio.
La ricerca simulata del tartufo è prevista per domenica 11 no­vembre, mentre la nuova versione degli spazi della “Kuli­na­rische Genüsse sarà arricchita da filmati, video e scatti significativi che racconteranno la bellezza e la storia delle colline e dei paesi intorno ad Alba e della città.
“Ferrero Germania” impreziosirà la manifestazione con un proprio spazio.
Ancora una volta tutto sarà realizzato grazie all’insostituibile collaborazione di oltre sessanta vo­lontari, tra i quali cuochi, camerieri, enotecnici, “sommellier” e interpreti professionisti che lasceranno le proprie attività per dedicarsi in forma totalmente gratuita a questo evento.
Nella città gemellata si è potuto contare sulla collaborazione e sulla disponibilità del nuovo sindaco, Stefan Belz.
Il liceo linguistico albese “Leo­nardo da Vinci” invierà alcuni studenti dell’ultimo anno a consolidare conoscenze linguistiche e a far da interpreti.
Nel 2016 si sono registrati oltre 4.000 ingressi e sono stati serviti oltre 3.500 pasti.
Durante la “tre giorni” dell’evento un momento significativo ri­mane il ricordo dei caduti
du­rante le guerre tra i due popoli e su fronti opposti.
«è un monito per tutti a sperare sempre più nella pace e nella fratellanza che è il tema di fondo di questa manifestazione per una Europa unita nel gemellaggio e nello scambio culturale e commerciale», ha ricordato il sindaco Marello durante la cerimonia inaugurale del 2016.
Il presidente della “Famija albèisa”, Antonio Tibaldi, ricordando la passata edizione afferma: «Tan­ti sono stati gli ospiti di rilievo, come Alexander Vogelgsang, il sindaco del gemellaggio, sottoscritto nel 1985, con la signora Andrea, il comandante della base militare americana di Stoccarda, colonnello Glenn K. Dickenson. Il sindaco Lützner sembrava uno dei no­stri, ha parlato dei cibi italiani che sono molto graditi quan­do sono serviti nelle fantastiche lo­calità della penisola, sottolineando così la fortuna di a­vere gli a­mici piemontesi che vanno da loro con le loro prelibatezze e per un intero fine settimana riempiono con i loro profumi la
Kon­gresshalle di Böblingen. Nel 2016 il Borgomastro ha salutato la protagonista di questi trent’anni di gemellaggio, Ursula Rieger, e ha presentato la protagonista dei prossimi incontri, Anette Fi­scher. E ha citato l’impegno profuso da Elena Boschis, una delle nostre volontarie più attive che tornerà per incontrare di nuovo gli amici tedeschi. Un sincero grazie va al “Deutsch-Ita­lieni­schen Gesellschaft”, protagonista del gemellaggio e sicuro supporto della manifestazione. Na­turalmente va a tutti il ringraziamento del Sindaco e non si può dimenticare una delle grandi artefici di questo evento straordinario, Sylvia Luellmann».