Cuneo: inaugurata la Fiera Nazionale del Marrone

La ventesima edizione della manifestazione si svolgerà nel centro storico e in piazza Europa fino a domenica

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La Fiera Nazionale del Marrone di Cuneo compie 20 anni. Da oggi, venerdì 19 ottobre, e fino a domenica, invaderà con i suoi profumi e con i suoi colori il centro storico della città e piazza Europa.

L’inaugurazione si è svolta nella Sala San Giovanni, di fronte alle principali autorità locali. A fare gli onori di casa il sindaco Federico Borgna, che ha ricordato Edue Magnano, colui che 20 anni diede inizio a questo evento: “Ebbe una grande intuizione – ha detto il primo cittadino -. Oggi quell’idea è diventata una grande vetrina del nostro territorio, partendo da un prodotto povero come la castagna. La nostra terra si racconta attraverso le sue eccellenze, grazie alle quali è diventata una meta interessante dal punto di vista turistico. In 20 anni è stata fatta tanta strada grazie alle istituzioni e alle persone che ci hanno creduto, facendo squadra e tracciando un percorso virtuoso e di successo”.

Il senatore Giorgio Bergesio ha parlato di un evento “che da 20 anni continua a spingere il territorio”, sottolineando un aspetto: “Dobbiamo cercare di tutelare sempre di più le nostre produzioni locali, che oggi hanno acquisito una valenza nazionale e non solo. Eventi come questa Fiera rappresentano valori economici, sociali e di attrattività turistica davvero importanti per il nostro territorio”. “Dentro la castagna c’è tanta tradizione – ha aggiunto la deputata Monica Ciaburro -: una volta si sopravviveva grazie a questo prodotto. Dobbiamo portare avanti questi valori ricchi di tradizione attraverso la Fiera che continua ad essere vincente”.

In rappresentanza della Camera di Commercio di Cuneo è intervenuto Marcello Gatto, vice presidente vicario: “La castagna è il denominatore comune che distingue tutte le zone della nostra provincia di Cuneo: ha una grande storia e può avere un futuro importante, continuando a portare reddito alle realtà imprenditoriali del nostro territorio. Per questo va valorizzata attraverso questa Fiera”.

Fiera del Marrone significa anche attrattività turistica. Lo ha evidenziato il presidente dell’Atl del Cuneese Mauro Bernardi: “Questa manifestazione è cresciuta moltissimo negli ultimi anni, diventando la vetrina di tutto il territorio cuneese. Si svolge in una città, Cuneo, che si è trasformata, diventando appetibile, un traino per il nostro turismo. La castagna, inoltre, è un prodotto che accomuna tutte le nostre valli”.

Accanto alla Fiera del Marrone anche quest’anno la Fondazione Crc: “Noi stiamo puntando molto sull’agroalimentare – ha spiegato Michelangelo Pellegrino, componente del consiglio di amministrazione – . Stiamo lavorando per cercare di far conoscere sempre di più le nostre eccellenze all’esterno, creando una digital community per esportare la nostra capacità produttiva”.

Poi le associazioni di categoria, grandi protagoniste della Fiera del Marrone: “Crediamo tanto in questo evento – ha detto Giorgio Felici, vice presidente di Confartigianato Cuneo -. Non è solo una vetrina, ma un modo di intendere la connessione del territorio, che va potenziata. Dobbiamo continuare a creare eventi per valorizzare le nostre terre, soprattutto quelle alte”. “Noi ci siamo ogni anno – ha commentato Tino Arosio, direttore di Coldiretti Cuneo -. Chiunque passerà per la Fiera nel weekend tornerà a casa con un senso di bellezza rappresentato dalle persone, dalle tradizioni e dalle eccellenze messe in vetrina. Noi ne approfitteremo per raccogliere firme per riscrivere il documento della Comunità Europea per rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine su tutti i prodotti”.

Adriano Rosso, segretario di zona di Confagricoltura Cuneo, ha colto l’occasione per ricordare alla politica che “l’agricoltura ha bisogno di un po’ di semplificazione”. Infine Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo: “Il re Marrone è diventato un prodotto di filiera, una chicca da esportare anche all’estero. E’ importante fare squadra tra gli attori del territorio, ancora di più oggi: solo così possiamo promuovere le nostre splendide eccellenze”.

Poi il taglio del nastro e la “scoperta” della scultura in cioccolato realizzata dall’associazione “Gli amici del cioccolato”, poi spaccata, come tradizione, a colpi di martello e gustata dai presenti.