Festa Nazionale del Popolo della Famiglia: presente anche una delegazione cuneese

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Anche la provincia Granda è stata protagonista il 22 e 23 settembre alla III Festa nazionale del Popolo della Famiglia, svoltasi in Toscana presso l’eremo di Camaldoli (AR): luogo scelto non a caso, perché proprio in quel luogo nel 1943 un gruppo di giovani intellettuali, tra cui Aldo Moro e Giorgio La Pira, elaborò un documento (il “Codice di Camaldoli”) che ancora oggi è punto di riferimento per l’impegno dei cattolici in politica.

Abbiamo vissuto due giorni di festa, ma anche e soprattutto di confronto partecipato – ha commentato il Coordinatore regionale Maurizio Schininà. Come sottolineato anche dal Presidente nazionale Mario Adinolfi, la delegazione Piemontese era la più numerosa ed è stata molto attiva con numerosi interventi in Assemblea. Da oggi parte il nostro impegno sul territorio per allargare la rete di amici e simpatizzanti e soprattutto per preparare le prossime scadenze elettorali, (amministrative, regionali ed europee) con una proposta politica popolare e vicina alla gente, unica alternativa ai populismi di governo ed alla mentalità radicale così presente nei partiti di opposizione”.

Mario Campanella, referente del Popolo della Famiglia di Saluzzo, delinea le novità emerse dall’incontro: “Il documento politico approvato dall’Assemblea prevede la richiesta di adesione al Partito Popolare Europeo, la costituzione di un Coordinamento nazionale di 220 membri rappresentanti di tutti i Circoli regionali e la partecipazione a tutte le prossime competizioni elettorali. Nei prossimi mesi, oltre alla organizzazione delle varie liste, ci mobiliteremo in tutte le piazze italiane in difesa della vita e della famiglia. Raccoglieremo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che proporremo al Parlamento, per far vivere meglio tutti gli italiani che ancora oggi scelgono di vivere la dimensione familiare. Un solo articolo che prevede l’istituzione del Reddito di Maternità: 1000 euro al mese per i primi 8 anni di vita del bambino per le mamme italiane che non hanno il lavoro o che decidono di abbandonarlo temporaneamente per dedicarsi interamente alla cura del proprio figlio; un modo concreto per affrontare il vero problema dell’Italia di oggi, la denatalità, in un paese che invecchia ogni anno di più ed i cui costi sociali stanno diventando insostenibili. Ogni euro investito sulla famiglia ne genera molti di più per lo sviluppo del paese e la nostra proposta va esattamente in quella direzione. Per quel che riguarda più specificamente la nostra provincia aspettiamo invece tutti i nostri amici e simpatizzanti al prossimo incontro di formazione in programma il prossimo 19 ottobre a Fossano: si parlerà di agricoltura locale, dalla valorizzazione del territorio ai mercati globali, un’iniziativa che presenteremo più nel dettaglio nelle prossime settimane”.

c.s.