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I fatti risalgono all’inizio dell’estate, ma la conclusione delle indagini è arrivata solo nei giorni scorsi. Protagonista un uomo di 56 anni, F.I., che intorno all’1 di una notte estiva armeggiava con una pistola nei giardini Fresia, in via Giovanni XXIII, a Cuneo.
Seduto su una panchina, lo strano soggetto guardava l’arma, che teneva nelle mani. Dal vicino bar, due ragazzi si sono accorti della scena e, con un gesto coraggioso ma imprudente, si sono scagliati contro di lui, immobilizzandolo e disarmandolo. Poi la chiamata alla Polizia, che ha identificato l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per gravi fatti avvenuti in città più di 30 anni fa, e proceduto al sequestro della pistola.
L’arma, una Beretta 98 FS, è molto simile a quella in dotazione agli agenti della Polizia. E’ stata subito notata una particolarità: i numeri di matricola erano stati ripunzonati, dunque risultavano impossibili da leggere. Decisivo, a questo punto, il supporto della Beretta, la fabbrica di armi alla cui sede di Gardone Val Trompia (Brescia) è stata inviata la pistola. Le accurate analisi effettuate hanno consentito di risalire alla storia di quell’arma, di proprietà di un 57enne di Montegrosso d’Asti, a cui era stata sottratta nel corso di un furto.
I.F., il cuneese che la teneva nei giardini Fresia, è stato rinviato a giudizio. Diversi i capi di imputazione: detenzione illegale di arma, detenzione clandestina ed anche possesso di documento falso, visto che l’uomo aveva con sé una carta d’identità con generalità diverse dalle sue.
