Entra nel vivo “Creativamente Roero” fra Govone, Guarene e Castellinaldo

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Il progetto culturale valorizzerà il territorio e metterà in contatto le comunità locali con l’arte contemporanea. Simone Martinetto, Daniele Ratti e Saverio Todaro protagonisti di questa prima edizione dal titolo “Il Nostro Lavoro”.

Entra nel vivo Creativamente Roero – Residenze d’Artista tra Borghi e Castelli, un inedito progetto sostenuto da una rete di 9 comuni e 10 Associazioni impegnate in ambito culturale e di promozione territoriale, con la direzione artistica di Patrizia Rossello.

Duplice lo scopo: valorizzare i borghi storici del Roero, legati a vino e creatività, e attivare un dialogo fra l’arte contemporanea e le comunità che erediteranno le opere degli artisti ospitati.

I protagonisti di questa prima edizione, che si ripeterà con cadenza annuale, sono Simone Martinetto, Daniele Ratti e Saverio Todaro. Dopo un primo soggiorno di “sopralluogo” nel Roero in primavera, i tre artisti dal 25 settembre torneranno su queste colline per preparare le loro installazioni, che saranno inaugurate rispettivamente a Govone, a Guarene e a Castellinaldo il 14 ottobre prossimo con una manifestazione itinerante nei tre borghi.

I primi giorni saranno dedicati alla realizzazione di una serie di workshop con l’obiettivo di interagire in modo propositivo con le comunità.

Simone Martinetto coinvolgerà infatti gli alunni della quarta elementare di Govone in tre incontri dedicati all’uso della fotografia. I bambini saranno così partecipi alla creazione di immagini che diverranno parte del progetto espositivo presente nel Castello di Govone.

Daniele Ratti allestirà in Piazza Roma, a Guarene, un set fotografico aperto agli abitanti del borgo e non solo. Creerà ritratti ispirandosi al disegno di Gabriella Ciocca, realizzato da Dario Treves nel 1972 ed esposto nella Pinacoteca Comunale del Roero. Le opere saranno in parte installate nelle vie del paese e in parte ospitate nella pinacoteca.

Saverio Todaro dipingerà la Torre dell’Acqua di Castellinando, ormai in disuso, con il segno dello “Share” (simbolo internazionale di condivisione presente nei nostri dispositivi tecnologici). L’artista realizzerà con i bambini e gli abitanti del luogo un percorso segnaletico che farà da contrappunto al cammino dei visitatori: elementi colorati di bianco fosforescente che di giorno si caricano di luce per apparire di notte come un sentiero di elementi sospesi.