Si è svolto, nella suggestiva cornice del­l’“An­tica Corona rea­le” di Cervere dello chef stellato Gianpiero Vivalda, l’incontro tra “Inalpi” e l’ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia,
Joep Wijnands, accompagnato dal console onorario olandese a Torino, Oreste Ac­cornero.
L’evento, un’opportunità davvero molto importante per l’azienda lattierocasearia
di Moretta, è stato un momento di confronto e scambio tra due Paesi che hanno nel settore del latte e dei formaggi una delle più importanti fonti di sviluppo economico.
Uno dei principali obiettivi di “Inalpi” è creare innovazione attraverso progetti mai realizzati prima, come ad esempio le collaborazioni con le università italiane, grazie alle quali
si è stabilito il protocollo di indicizzazione del prezzo del latte, e la creazione
di un “master” universitario di secondo livello in qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità della filiera del latte di cui l’azienda è cofinanziatore insieme a “Ferrero”.

Proprio questa attenzione alla formazione di alto livello è stata uno dei punti di maggior approfondimento dell’incontro, come spiega a “IDEA” Am­brogio Invernizzi,
presidente del Consiglio d’amministrazione di “Inalpi”: «Saputo dell’opportunità di dialogare con l’Am­basciatore olandese in visita nelle province di Cuneo e To­rino, abbiamo dato vita
al­l’in­contro per indagare la possibilità di un gemellaggio tra il no­stro “master”, nato
dall’u­nione delle Facoltà torinesi di scienze dell’alimentazione e di veterinaria,
e le università dei Paesi Bassi specializzate nel settore, con l’obiettivo di internazionalizzare ancora di più il corso di studi. Vorremmo formare tecnici sempre più preparati perché soltanto attraverso l’innovazione è possibile creare lavoro. Abbiamo in mente di stabilire con le università olandesi un coordinamento fisso per aumentare l’internazionalizzazione
e la crescita dei ra­gazzi che ogni anno si iscrivono al corso di studi, giunto nel 2017 alla terza edizione. In questo modo le nostre aziende potranno avere a disposizione tecnici più capaci e più esperti valorizzando il latte piemontese e l’intera filiera».

Interpellato su analogie e possibili scambi tra il sistema lattierocaseario piemontese
e quello olandese, Ambrogio Invernizzi aggiunge: «Ci troviamo di fronte a due territori
e due tipologie di allevamento differenti: nei Paesi Bassi troviamo un territorio di dimensioni maggiori e soprattutto pianeggiante, qui ci sono allevamenti più piccoli
e un territorio in prevalenza collinare oppure montuoso. Ne consegue che il nostro lavoro sarà in un’ottica soprattutto qualitativa, mentre loro invece possono condurre un discorso più quantitativo. I nostri allevatori hanno accumulato un “savoir faire” fatto di tradizione
e radicato su un territorio alpino, dunque più piccolo, ideale per un rapporto più personale con l’animale, mentre gli allevatori olandesi hanno dimostrato una conoscenza più scientifica e innovativa, frutto di una lunga ricerca nel settore del latte».

All’orizzonte, nessuna concorrenza di settore, bensì proposte di scambio tra l’Italia e i Paesi Bassi come ha dichiarato durante l’incontro
con i giornalisti l’ambasciatore olandese, Joep Wijnands: «Il mio compito è di instaurare una collaborazione tra i nostri due Paesi
e lo voglio fare in modo molto concreto: per questo per me
è im­portante spostarmi nelle regioni della penisola per capire quali po­trebbero essere le possibilità e lo faccio dialogando con il territorio. “Inalpi” collabora già con un’azienda olandese, perciò sono molto interessato a sentire dai suoi dirigenti quali siano i vantaggi di ta­le scambio, che cosa im­para­no da­gli olandesi e dove po­trem­mo fare di più. Uno dei miei obiettivi è capire su quali temi informare gli imprenditori».

A proposito del “master” universitario di secondo livello vo­luto anche da “Inalpi”,
il diplomatico ha aggiunto: «Do­po quel­la verso la Cina e verso la germania la mobilità maggiore degli studenti olandesi è quella indirizzata verso l’Italia, anche grazie
alla presenza di tanti corsi di studio in lingua inglese nel vostro Paese. Dunque uno dei temi che intendo affrontare con Ambrogio e Pierantonio In­vernizzi è proprio quello della formazione. Creare rapporti tra imprenditori e università fa parte del mio lavoro: vedo grandi possibilità di sviluppo e ampliamento in questo campo fondamentale, dal momento che le relazioni tra le università italiane e quelle olandesi sono già molto ampie».

L’incontro organizzato a Cer­vere è stato dunque fondamentale per confermare
e consolidare un connubio che potrà fornire l’occasione per la nascita di nuovi percorsi
di innovazione e formazione: un cammino, questo, che “Inalpi” percorre già da tempo
e con ottimi riscontri e che potrà fare da viatico per una nuova promozione dell’eccellenza piemontese nel mondo.