Aurora Camperi, il tempo dei saluti dopo una vita a Mondovì: “7 anni con tanti momenti indimenticabili” | La schiacciatrice lascia il Puma e si accasa al CUS Torino: “Una grande occasione, convinta dal progetto”

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Dopo una vita in rossoblu, una svolta. Aurora Camperi lascia la LPM Bam Mondovì e sposa il progetto del CUS Collegno Torino, per un’altra stagione da protagonista in Serie A2: finisce un’avventura partita dall’U14, proseguita nel Settore Giovanile per poi prendere il volo con le magiche annate in B2, B1 ed A2.

Una trafila che è coincisa esattamente con quella della società monregalese, passata in pochi anni dagli interregionali al palcoscenico nazionale.

 

Non solo una vita sportiva ma anche una crescita personale per la schiacciatrice, classe 1997, che contattata telefonicamente ci racconta: “Ho giocato alla LPM da quando avevo 14 anni, ora ne ho 21: in pratica ho passato la mia intera adoslescenza con i colori del Puma. La pallavolo può essere considerata sì un passatempo, ma passando tutti i giorni in palestra, inevitabilmente, si viene influenzati dalle esperienze e dalle persone che ti accompagnano. Questi 7 anni mi hanno dato tanto, sono stati formativi e non potrò mai che parlare bene di tutta la piazza“. 

 

Sette anni, con tanti momenti da ricordare, partendo dal basso fino al raggiungimento della A2: “Difficile scegliere il ricordo più bello. Le due promozioni, senza dubbio, in B1 e soprattutto quella in A2, arrivata con la cavalcata ai playoff, che è stata per me, già più grandicella, emozionante. Mi ricordo ancora che, durante i festeggiamenti, ero praticamente senza fiato. E poi la Finale di Coppa Italia, l’anno scorso, anche se poi è finita male, per tutto il contesto attorno. E come non citare i derby contro Cuneo: se non li vivi, non puoi capire cosa significhino”.

 

Ed ora, però, dopo i ricordi bisogna guardare avanti: “A fine stagione ho parlato con Paolo ed Alessandra (Borello e Fissolo, ndr), mi hanno esposto il progetto per la prossima stagione e la loro volontà di provare a crescere ancora. Ho espresso però loro l’intenzione di provare a cambiare, di giocarmela in un’altra società. Al momento però non sapevo ancora che cosa cercavo: poi, dopo alcune offerte dalla B1, è arrivata la chiamata del CUS: non ho dovuto pensarci molto per accettare la loro proposta. Per me è una grande occasione, anche per un discorso universitario“.

 

Nuova società, nuovi obiettivi e stimoli: “Sono stata convinta dal progetto CUS, con una società molto seria e che lavora bene, così come il coach. Per me è importante provare a mettermi alla prova in un’altra società di A2, dove dovrò comunque guadagnarmi il posto, in un ruolo dove troverò compagne di ruolo tutte molto forti, ci sarà da faticare ma non sarebbe sport se fosse il contrario. Obiettivo per il prossimo campionato? In primo luogo la salvezza, poi vedremo. Un passo alla volta“.

 

EP – Redazione Sportiva